martedì 26 agosto 2008

Follie per "amore" 2, A volte ritornano!

Dato il "successo" del post precedente (seeeee) eccone la seconda parte...

Qualche anno dopo gli avveimenti sopra citati venne Pino, e poi Pasquale, e poi Alessandro, tre fratelli, elencati dal più grande al più piccolo... ehmm in realtà poi son "stata" solo con il terzo ma, ovviamente in tempi e modi diversi, mi son presa una cotta per ognuno, e già questo è assurdo di suo.
Ho conosciuto Ale quando suo fratello Pino (il maggiore) mi faceva il filo. Con Pino è stata più un' amicizia speciale che "un amore" quindi non fa testo, colui di cui vi parlo stasera è Pasquale, il fratello di mezzo...
Sagittario, occhi scuri, timido e simpatico, e con le idee chiare.
Per un certo tempo ci siamo girati intorno "prendendoci le misure" ma abbiamo cannato i tempi. Quando lui corteggiava me io non lo calcolavo, quando io sbavavo per lui a lui era già passata, sigh...
In mezzo a questo lasso di tempo la follia...
Venne il suo Complenno (sarò fissata con i compleanni che dite?) una radio locale permetteva di dedicare una canzone per il compleanno di qualcuno di speciale, tramite una rubrica durante la quale telefonavano a casa del festeggiato, facevano gli auguri in diretta, facevano indovinare chi la dedicava e poi passavano la canzone.
Potevo mica farmi scappare l'occasione di mettermi in ridicolo?!
Certo che no!!!!!!!
Dedico la canzone, lascio numero e nome, e registro l'evento.
Il giorno della dedica, tutta gasata, ascolto la radio da casa mia e lui, imbarazzatissimo, risponde con monosillabi allo speaker e si capisce che voleva sprofondare, nonchè concludere quanto prima quella telefonata!
Ma mica ero così sveglia da accorgermene?!
Siccome dalla chiamata si capiva che lui non aveva ascoltato la canzone dedicatagli, presi la musicassetta (cd o dvd altra utopia) con la registrazione della diretta, e gliela portai fino a casa.
Lui non c'era ma, essendo io "di casa", lascio il pacchetto alla sorella...
Non so se l'ha mai ascoltata, ma suppongo che i suoi abbiano riso molto e lo abbiamo preso in giro per mesi per questa stupida "pazza" e le sue uscite assurde.
Se ci penso, che vergogna!Ma allora non avevo realizzato, anzi, ero soddisfatta del mio operato...
Mi sa che sto scadendo terribilmente :)
Miaooo

lunedì 4 agosto 2008

Follie per "amore"

Più che per "amore" diciamo per cotte o simili, però quando si ha la cotta per qualcuno, finchè non passa, è come se fosse amore no?!
Comunque di far "follie" per amore mi è capitato così spesso che, quasi quasi, temo di esser fuori tante le assurdità fatte.Questa, diciamo, che è la prima in ordine temporale.
Scuola media, una cotta per un compagno di scuola, Simone (lo so, è strana la vita...Vipere)dicevo, ragazzo carino, un po' gelido, più che timido direi distaccato^^'', col senno di poi oserei dire asociale^^''.
Dannatamente carino, almeno per me, con quella sua aria imbronciata e l'espressività di un muro. Tra l'altro prima e unica volta che mi piace un ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Mi piaceva molto!
Non è che ricordi quando la cotta per lui è diventata tale, non vi è mai capitato di incontrar frequentemente una persona e, giorno dopo giorno, "abituarsi" al suo viso finchè diventa familiare e poi presente anche nei tuoi penieri. Ecco, il giorno prima era un ragazzo carino che incontravo spesso, il giorno dopo una cotta stratosferica. Mica così facile da farsi passare visto che frequentavamo gli stessi posti, le stesse persone e avevamo le stesse abitudini...
Il clou fu quando seppi che una cara amica era in classe con lui e che, la sorella di su detta amica, era la "fidanzata" del suo migliore amico. Ebbi l'infelice idea di confidarmi con loro e, pochi giorni dopo, mi ritrovai al centro dell'edificio scolastico, dove facevamo ricreazione e dove tutta la scuola era riunita, proprio per la ricreazione, con questa sedicente amica che mi trascinava fuori dalla classe e davanti a tutti me lo presentava... Non sto qui a descrivere la sfumatura cromatica che assunse la via faccia ma vi dirò che, dopo avergli detto un asettico "piacere" girai sui tacchi per scomparire tra i meandri della mia classe. Da quel momento, nonostante ci vedessimo tutti i santi giorni, a stento gli dicevo un ciao, mi crogiolavo nel mio amore tormentato e decisi di far parte, in qualche modo, della sua vita... Folle non credete?!
Come una 007 in gonnella mi misi all'opera. Fu facile scoprire il suo cognome e, grazie alla fiducia che alcuni prof. "in comune" avevano in me, tramite il registro personale di uno di questi, recuperai data di nascita e numero di telefono, ovviamente di casa, il cellulare all'epoca era un'utopia.
25 maggio, lo ricordo ancora, da quel giorno, ogni anno per circa 6 anni(se non ricordo male) ho chiamato a casa sua per il suo compleanno, chiesto di lui, e "Buon compleanno Simone". Ovviamente lui mi ha sempre risposto "Grazie, Chi sei?" ma io ho sempre riagganciato.
Non ha mai saputo chi fossi, o almeno non da me, non so nemmeno per quanto tempo si è chiesto o se si è mai preso la briga di scoprire chi fosse, e non so nemmeno se la cosa gli facesse piacere.
Non crediate che io abbia venerato i miei sentimenti per lui per così tanto tempo, nel frattempo mi son piaciute altre persone e mi son presa qualche altra cotta, ma l'appuntamento del 25 maggio era qualcosa di "speciale" e per un po' non son riuscita a rinunciarci, diciamo finchè non ho iniziato a vedermi come una maniaca persecutrice ed allora ho smesso...
Ora che ne parliamo mi piacerebbe proprio sapere cosa ha pensato per tutto quel tempo, e se poi gli son mancate quelle chiamate anonime ihihihi, sono andata a male :P
E con questa immagine della folle Miao vi rimando alla prossima...
Miaooo