mercoledì 27 febbraio 2013

[cit.:] Certa gente non dovrebbe MAI riprodursi!*


Venerdì mattina salgo in tram e un ragazzino - che a otto/dieci anni ha già la faccia incazzata da pitbull che ti chiedi perchè a quella età già sembra uno che ce l'ha con la vita, poi noti lo zaino dell' Inter e qualche dubbio te lo fughi - sale di corsa incurante di chi c'è davanti a lui per accaparrarsi i posti a sedere in capo alla vettura - e già qui, cioè, sali da dietro e corri davanti? - per se e la sua mamma, che carino~... Un par di balle! 
Una signora di una certa età fa per sederglisi accanto, nel posto che lui ha riservato alla mamma, e lui le fa: no è occupato! - da notare erano quei posti che nei mezzi pubblici son riservati agli anziani etc etc - 
La signora elegantente si siede lo stesso - dentro di me è partito l'applauso - quando dopo qualche minuto, la mamma dell'anno ha raggiunto il pargolo mandato in missione, ha notato che posto per lei non c'era, ha guardato perplessa il ragazzino che indispettito le ha spiegato, indicando la vecchietta, cito:
- eh si è seduta lo stesso - e la mamma
- probabilmente non ha visto che era occupato. -
Eeeeeeeeeeeeeeeehhhhh!? Ma scherzi?! 
Anzichè dirgli che era giusto così, che anzi avrebbe dovuto cedere il posto a prescindere...
Ma non è finita qui. 
Quando l'esempio di educazione ha sentito la risposta del pargolo ha avuto il coraggio di risentirsi e consolare il suo figlioletto dicendogli che purtoppo - purtroppo??!! - ci sono anche persone così. 
Eeeeeeeeeehhhhhhhh!!?? Ma a randellate bisogna prenderti, te e la tua prole maleducata!
Che poi da un ragazzino ancora ancora me lo aspetto, ma da una donna di 50 anni, no!
Sarò terrona e non sono cresciuta nella giungla di Milano, ma non ci credo che qui i precetti di base dell'edicazione, che io ho e che pensavo fossero universali, non valgano.
Ovvio, non faccio di tutta l'erba un fascio e a volte nemmeno io ho ceduto il posto anche se non erano quelli dedicati, ma fatta così, in un occasione in cui puoi dare un esempio o insegnare qualcosa, che fai?! Giustifichi, anzi fomenti un atteggiamento sbagliato? Assurdo!
Ovviamente l'arzilla vecchietta ha finemente spiegato alla indisposta mamma che, parafraso, stava dicendo una cazzata e che forse qualche lezione di educazione serviva anche a lei! - e t'aggia trattat' - altro applauso dentro di me!


*[cit.:] by Dama

venerdì 22 febbraio 2013

Un giorno "più lungo"


Lo so che han cominciato da qualche settimana, ma non è una novità che io ci arrivi sempre dopo :P
L'altro giorno - sbucando come una talpa dal suo buco - mettendo fuori il naso dalla metro, l'ho realizzato: c'è luce in momenti del giorno in cui non ero più abituata ad averne!
Vuoi che negli ultimi giorni se non era neve era pioggia o che tra lavoro e altri impegni tempo di badare al tempo non ce n'era, la cosa mi ha sorpreso: le giornate si stanno allungando!
Ed è stato così piacevole rientrare al crepuscolo e non più a sera inoltrata. ^_____^
È il caso di dirlo, finalmente s'intravede la luce alla fine di questo tunnel chiamato inverno, 10min per volta! *-*

martedì 19 febbraio 2013

La città degli orologi



Tic Toc, il tempo scorre veloce nella caotica Milano catturato, ad ogni angolo, dai numerosi orologi della città. 
Non solo quelli dei palazzi - digitali e multifunzioni, che ti raccontano anche del tempo e ti ricordano che giorno è - ma anche quelli sparsi qui e lì, su sottili gambi, spuntano come fiori dall'asfalto. Probabilmente è solo una mia impressione - forse sarà che da dove vengo io il tempo ha un ritmo diverso ed un' importanza relativa - ma Milano è piena di orologi! 
Ovunque, se ti volti verso l'orizzonte a scrutare se quel tram si scrorge in lontananza, eccone uno o più di uno a farti l'occhiolino e a ricordarti che il tempo scorre: Tic Toc! Una volta li hanno coinvolti anche in una campagna publicitaria e allora, il loro pallido volto di luna piena, si è riempito di colori con significati diversi ed è stato divertente fare a gara, girando per la città, a chi trovava più colori. 
Il tempo è prezioso, altrimenti perchè misurarlo se no per non perderne?!
Io, animo partenopeo integrato - non del tutto - nella frenetica capitale del nord, vivo il tempo in una sorta di ibrido tra i due modi di percepirlo e non so se qui ci sono tutti questi orologi per una questione pratica e non so se è così solo qui, però mi è stato utile, a volte, alzare lo sguardo e sapere quanto in ritardo fossi, ma, soprattutto, questa caratteristica mi ha spesso affascinata. Il tempo con il suo scorrere mi intriga e, pur non essendo una fanatica del genere, gli orologi, di riflesso, esercitano su di me il suo fascino. 
Che sia per una ragione pratica o per puro stile questo reticolo di quadranti e lancette mi piace, mi fa sentire curata: è rassicurante, in un certo qual modo, poter toccare il tempo che scorre.

lunedì 18 febbraio 2013

Io e il Monte Bianco!



La neve non era troppo alta e l'aria non particolarmente pungente - almeno il sabato - un sole timido ma caldo combatteva con alte vette che graffiavano il cielo lattiginoso di un pomeriggio d'inverno, la mia prima volta sulle Alpi, la prima volta al cospetto del monte Bianco.
Già in autostrada, all'avvicinarsi dei primi massicci, una sensazione di maestosità si è impossessata di me. Alte, frastagliate e irregolari, con minaccioso abbraccio i monti più alti d'Europa mi hanno accolta, e non era ancora nulla.



Man mano che ci siamo spinti verso l'alto, verso Aosta - Saint Vincent la nostra meta - le vette si son fatte più appuntite, spolverate o addiruttura incappucciate di bianca neve, le gole più claustrofobiche e il paesaggio da mozzare il fiato.


Quasi non ci si crede che esista un orizzonte talmente diverso dal proprio, più alto, più emozionante!
Fin dall'inizio sembrava di esser capitati in un mondo incantato, come se le nebbie di Avalon ci avessero traghettati verso queste isole galleggianti in aria. Perchè il primo incontro è stato proprio così: perse nella foschia del tardo pomeriggio, tra cielo e terra dello stesso lattiginoso colore, questo bianco finito, sopra e sotto, che non aveva radici nel suolo, come se qualcuno avesse colorato in cielo con un pastello. E poi, qua e là, l'accenno di qualcosa, come una presenza, troppo sfocata o distante da definire, tanto da confondere: sarà baffo di nuvola o cresta di monte? Eravamo a malapena a metà strada.


È bastato superare quella galleria, perdersi un attimo con lo sguardo tra la vegetazione, che quasi d'improvviso ecco che quel miraggio sfocato è divenuto massiccia visione.
Che spettacolo!


Più il giorno volgeva al termine più il cielo diventava terso così ho potuto godere ancora meglio lo spettacolo di pareti scoscese, profili frastagliati bianchi e brulli e sorprendendomi che da questa distanza si distinguono gli alberi in vetta.
Tappa veloce in albergo per poi dirigerci verso la meta n°1 della nostra gita: le terme di Prè st Didier. Perfette!
Era freddo il giusto e l'acqua calda, uscire fuori nelle vasche, immergersi sotto un cielo stellato e sgombro, sotto lo sguardo bonario delle montagne, con l'acqua che ribolliva intorno e la neve a pochi centimetri dal bordo è qualcosa di indescrivibile... Emozionante.
Mi son rilassata, divertita e la pelle n'è uscita splendida :P
Si stava così bene che abbiam rischiato di non arrivar a tempo per cena. 
Avrei tranquillamente sacrificato il cinghiale - che poi ho mangiato, gnam! - per restare in ammollo ancora.
Ma la terra alpina riservava ancora molte sorprese per me.

Il giorno dopo, come se il tutto non fosse abbastanza fiabesco, si è presentato al mio cospetto il castello di Fenis.


Per nulla arroccato ma adagiato elegantemente su una morbida altura, circondato da verde, eccolo comparire orgoglioso, con la colombaia e i doccioni, con la doppia fila di mura di cinta, le torrette e il corpo centrale, con la corte circondata da balconate di legno e affreschi e la scala semi circolare che scende placida nel cortile interno e mi son trovata a pensare che da un momento all'altro una Arwen poteva scendere da una delle scale a lato per poi fermarsi al centro, in cima agli ultimi gradini, e accogliere la compagnia con fare benevolo.


Abbiamo seguito i morbidi pendii lungo le mura e il percorso per la visita dove ieri e oggi si son mischiati quasi armoniosamente :P e poi la visita guidata all'interno, tra saloni austeri e camini giganteschi.


Costruito più per sottolineare la potenza del casato che per una effettiva necessità difensiva, ci ha raccontato la guida, il castello è relativamente confortevole per esser una fortezza ed ha delle scelte architettoniche volte soprattutto alla comodità che alla battaglia. 



Per quanto spoglia ancora adesso resta sentore dello sfarzo. Sarà stato anche per questo che non ho faticato ad immaginare dame e cavalieri indaffarati  negli impegni della vita quotidiana tra le mura di quelle enormi stanze.
Suggestivo di sicuro.


Salutare queste enormi amiche Alpi è stato triste ma son rientrata a casa carica di preziosi ricordi, limpidi e cristallini come la neve che ci ha fatto da compagna in questi due giorni. 
Ci devo tornare!

Se volete gustarvi anche le altre mie foto vi invito ad andare qui: 

giovedì 14 febbraio 2013

Prospettive



Qualche sera fa son stata da Rabè e Eye a guardare il famoso filmino del Giappone di quando Eye e un non meglio definito - perchè ancora oggi costui per me è solo un nome in mezzo a dei racconti o una schiena da sbavo - Mao, suo amico, hanno messo piede in terra santa terra nipponica ecco...
Video divertentissimo sulle disavventure di due scapestrati allo sbaraglio con in tasca un biglietto aereo e tanta minchiaggine. 
Mi son scompisciata dal ridere ma la cosa che mi ha fatto più specie è stata la diversità tra il loro e il nostro viaggio, oltre ovviamente a riconoscere metà dei posti ripresi e a scoprire che loro han girato ore per trovare un campo da calcio di una scuola dove, invece, io e Dama siam finite per sbaglio cercando altro lol.
Sia il nostro che il loro è stato un viaggio tra amici, due noi, due loro, ma le similitudini si fermano lì. 
Loro se la son spassata dandosi al cazzeggio e al nerdismo - pretendo i diritti d'autore - tra sale gioco e locali, con bevute in orari improbabili, ricerca dell'albergo all'ultimo, assaggi di qualunque bibita, giri a caso inframezzati da visite turistiche verso attrazioni quasi sempre chiuse e numeri di equilibrismo o guitar hero di alta scuola.
Noi, di contro, ce la siamo goduta visitando tutti i posti che  avevamo in mente programmando prima di partire sia alberghi che spostamenti, visitando attrazioni che sapevamo aperte, girato il paese da sud a nord lasciando all'avventura solo i gusti del pasto e le mete delle passeggiate a Osaka o Harajuku o per quegli sfizi tipo la Himiko - che la facciamo solo se si riesce e poi ci è riuscito - o i negozi illegali di gadget e foto idol. Noi che, nonostante sapessimo già quale città volevamo visitare poi ci siam trovate davanti a posti interessanti per puro caso, tipo lo Yamashiroya a Ueno. Loro avevano le sala giochi come punto di riferimento noi i seven eleven; loro, che il più delle volte han mangiato in camera o son finiti al mc donald - come ripiego anche dopo cena lol -, noi che abbiam provato qualunque tipo di chiosco o locale appena ci sembrava un tantino tradizionale. 
Loro con questo video noi con giga di foto e i racconti. E mi è venuto da pensare, mentre ero lì svaccata sul divano con Rabè che cuciva e Eye che aggiungeva particolari alle immagini, che i luoghi prendono un atmosfera divera a seconda di chi li vive o li vede. 
Ed è stato divertente guardare il Giappone con i loro occhi, questo mi ha spinto a prendere una decisione - quella di tornare in Giappone non era nemmeno in discussione, ovviamente - di fare un video la prossima volta, perchè le foto fanno atmosfera ma una ripresa riesce a passare anche le emozione dei presenti. 
Quindi: Damina sarà la fotografa, Eye il cameraman/regista che se no si offende :P e io e Rabè e Die quelli che ogni tre per due sparano cazzate o cercano di tirare nel raggio dell'obiettivo gli altri - leggi il regista di cui sopra. -
Ebbene si, ho deciso sarà così.

Sanremo



Quando il festival di San remo significava stare alla tv fino a tardi, con il capo che ciondolava per il sonno e il giorno dopo fare a gara a chi ricordava meglio le canzoni, magari riguardando la puntata registrata su VHS dalla zia o comprando l'audiocassetta dalla bancarella. Bei ricordi xD


Cineforum


Il mercoledì è ormai serata di cineforum da Rabè. Dovrebbe essere un occasione per le vipere di stare assieme anche se poi siamo quasi sempre in quattro - per la felicità di Die -
Non so come spiegarlo, ma vi siete chiesti mai come sia possibile che con certe persone le conversazioni non stagnino mai? Si, certo, a volte ci si ripete, ma il più delle volte non si resta senza argomenti o non c'è bisogno di "pilotare" la conversazione per mandarla avanti. 
Ecco, con alcune vipere è così, esempio lampante il cineforum dello scorso mercoledì. Adesso, che fossimo lì per vedere un film era l'accordo, ma non è che c'era l'obbligo di restare in tema anche prima della visione ma, tant'è che, mentre Dama e Die cenavano, siam finiti a parlare di film e commedie. 
Manco a dirlo ecco venir fuori alcune delle chicche più deliranti degli ultimi tempi:
Miao: Di recente ho rivisto un film che sicuramente a Dama non piacerebbe ma che trovo delizioso.
Rabè: Quale?
Miao: La verità è che non gli piaci abbastanza.
Rabè: Ah si! Che carino
- la soddisfazione di parlare di cinema con loro è che o una o l'altra han visto il film-a-caso, si trattasse anche di un filmetto di serie B, e così un commento esce sempre -
Dama: Non lo conosco.
Miao: è con l'attrice che fa once upon a time.
Dama: quale?
Miao: beh la protagonista - convinta io -
Dama: eh si, chi Emma?
Miao: ah no, hai ragione, ce n'è più di una. Quella che fa biancaneve.
Rabè: ma davvero e chi è nel film?
Miao: la protagonista, quella che è l'eccezione.
Rabè: ma dai?! Non l'avevo riconosciuta - e poi diretta a Dama - nel film ci sono anche, Drew Barrymore, Ben Affleck, Jennifer Aniston, Scarlett Johansson e Bradley Cooper.
Dama: e chi è Bradley Cooper?
Rabè: quello che ha fatto Sberla nel film di A-team.
Miao: sberla di A-team? Non ricordo di averlo visto, chi interpreta ne la verità?
Rabè: quello che si innamora di Scarlett...
Miao perplessa, per un secondo si possono sentire le rotelle che girano a vuoto nel cervellino, poi esordisce: ah ma il film A-team non la serie.
Rabè: si, non Dirk Benedict ma Bradley Cooper.
Dama: eeee anche perchè Dirk Benedict lo conosciamo bene...
Miao: ah ora ho capito -
Bradley Cooper - quel gran bel pezzo d'uomo (leggi: gnocco), ha fatto anche Alias. 
Rabè: non l'ho visto Alias.
Dama: non ho capito.
Eh con questo giro nemmeno noi abbiam capito dove volevamo andare a parare...
Comunque dopo, mooolto dopo, abbiamo accennato la trama del film, che poi era quello che volevamo fare fin dall'inizio.
Tanto per non lasciarvi con un vuoto incolmabile - che lo so che non ci dormite la notte - vi dico che poi abbiam scelto di vedere "The woman in black" con l'espressivo e incompreso Daniel "Potter" Radcliffe, la cui visione ci ha donato discrete perle:
Rabè: guardiamo The Woman in Black?
Tutti: OK!
... circa venti minuti dopo...
Dama: Ma se il film è la donna in bianco perchè questa veste sempre di nero?!
Gli altri: Perchè il titolo è la donna in NERO!
Ebbene si, Damina non era molto presa da sto film; lol
Rabè che salta dallo spavento in modo delizioso che non puoi non riderne - perdono, ma sei la compagna ideale per i film dell'orrore, mai più senza - ;
Die che dorme per metà film fino alla scena in cui il fantasma urla e lui viene seccatamente svegliato - mentre io e Rabè saltavamo dallo spavento - ;
La palese prevedibilità del protagonista che sente i rumori fuoi, nella nebbia, nella palude, al buio, dove è morto un ragazzino e lui... corre fuori a vedere... Ma ce la puoi fare????!!! ;
L'espressività facciale di Radcliffe e i profondi dialoghi:
urlo - sedia a dondolo che cigola - porta che si chiude - urlo - vento che soffia - passi al piano di sopra - urlo - e così via!
Il film ci è piaciuto assai... si, si!
Edit: Come Damina suggerisce...
Rabè: mentre leggevo Il signore degli anelli...
Miao: rileggevi.
Rabè: si infatti. 
Die: perchè stai rileggendo il mattone?
Rabè/Dama - in sincro - : Per il Trivial.
Miao: Il trivial? E quando c'è?
Rabè/Dama - in sincro - :  Per la Yavincon.
Miao: Aspè ma non è a Maggio?!
Rabè/Dama - in sincro - :  Si!
Miao: e hai iniziato ora?
Rabè : Si, se voglio leggere Lo Hobbit, Il signore degli anelli, Gli animali fantastici: dove trovarli, Le fiabe di Beda il Bardo - e sicuro qualcun'altro che mi son dimenticata - Mi sa che ho cominciato già troppo tardi.
Miao: stika...
Spero damina si riferisse a questo :P
Ho dimenticato di dire che ci siamo addolcite la serata con il migliaccio(fatto da me) e i Muffin(fatti da Rabè) ebbene si, ci trattiamo bene.

mercoledì 6 febbraio 2013

imparoimparoimparo






Che poi io non ricordo i nomi degli attori, dei registi o degli autori della metà dei libri che leggo o film che vedo, a volte manco i titoli ricordo, spesso descrivo la trama con questo tizio o questa tizia protagonista delle storia, che ricordo anche nei dettagli più insignificanti, ma quello che l'ha scritta/diretta/interpretata proprio no. Che poi quel paio di famosi me li ricordo ma li confondo tra loro, come quella volta che leggevo nei titoli di coda di Avengers, Samuel L. Jackson e pensavo a Morgan Freeman e mi è venuto da esclamare "Ma chi era nella storia?" con Rabè che mi ha risposto basita: "Furi". 
E mi chiedo se sia poi così importante sciorinare una lista di nomi come se facessero la differenza. Ma magari è anche così ma magari anche no. Per me che magari quel film fa cagare anche se a dirigerlo è tale Lucas o, che so,  Spielberg. Per me che di autori che amo e che per ora non mi han mai delusa ce n'è solo uno e mi son ben guardata dal leggere di quei suoi titoli la cui storia poco si confaceva con i miei gusti, proprio per non arrivare a zero. 
Per me che gli effetti speciali, le musiche, le scenografie, il più delle volte non hanno un nome, meno che mai un volto, ma solo riferimenti del tipo "è lo stesso di quest'altro film". Che il più delle volte gli attori di un telefilm per me hanno il nome del personaggio di quel telefilm e non ricordo mai quello vero tanto che, quando lo riconosco in un altra cosa, esclamo " Toh questo è Sheldon".
E ci sono, poi, quelli che ti elencano nomi e titoli come la lista della spesa, senza difficoltà ti dicono chi ha interpretato questo e ti commentano l'uscita di un film non ancora in sala solo leggendo il cast e la regia, che tu sei lì che li ascolti o leggi e cerchi di frugare disperatamente nella memoria - o su google se sei al pc - per associare nomi ai volti e soprattutto a qualcosa che han già fatto e che tu hai visto, perchè se no, è la fine! Che è ammirevole, per carità, tanta memoria e passione e a volte, di fronte a cotanta enciclopedica nozione, mi sento anche in soggezione e mi limito ad annuire senza in realtà capirci un'emerita ...
Poi ci penso e mi dico che la metà di questi sapienti poi della vita reale non sa un cazzo e mi consolo, però il dubbio mi resta.
Che fintanto sono i miei amici, che diciamocelo, vipere, a nerdaggine siam messi bene, ci può anche stare. Che lo so che per loro è normale e il loro tono non è mai saccente, e se le cose non le sai non sei per questo un ignorante, tanto, se ne accorgono che li fisso con sguardo smarrito annuendo ebete e allora mi danno dei riferimenti e anche quando proprio non ci arrivo a seguirli mi vogliono bene lo stesso - vero?! - ma quando son altri semi, se non del tutto, estranei, allora mi deprimo. A quel punto la domanda si pone: ma son io troppo poco nerd o gli altri con una memoria di ferro? 
E ogni tanto mi sento di "mancare" in qualcosa ... 
Poi forse no e mi dico che non sono queste le cose importanti e vivo bene lo stesso.

martedì 5 febbraio 2013

Cacca


 Massime:
- Non devi trattenerla troppo altrimenti quando esce è dura come la pietra! -

Esperienze:
- Non ho mai spinto tanto nemmeno per far uscire un bambino -

Quesiti:
- Come, non sai che vuol dire smarmottare?!? -

domenica 3 febbraio 2013

Uova sode.


No, decisamanete non fa per me! 
Sono una discreta cuoca e riesco, più o meno, a cucinare qualunque cosa ma non riesco mai a cuocere bene le uova sode!
Che nervi!!!
Stessa quantità d'acqua, stesso contenitore, stessa temperatura, stesso tempo di cottura eppure, a volte sono crude, altre troppo cotte...
Mi hanno decisamente battuta =_=

sabato 2 febbraio 2013

Pillole/2


- Una volta avrei desiderato fare l'amore con te, ora sarebbe soltanto sesso! -

Pillole




- Se ti dico "Stanza dei bottoni", a cosa pensi? -
- Ad una stanza piena di bottoni... cuciti sulle pareti -