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sabato 5 luglio 2014

Di draghi, di lupi, di matti e di navi!



Parlo dei libri di Robin Hobb e nello specifico l'ennealogia de "I sei ducati" - e così non devo fare lunghi prologhi. -
Inizio con il dire che io Fitz me lo sono sempre immaginato cesso! Ok, ci sta che lo descrivono e più d'uno glielo dice proprio che è figo anche dopo le varie ed eventuali capitategli al volto, fatto stà che, chiamatela empatia, io fino all'ultimo me lo sono figurato brutto!
Chè non riuscivo a capire l'ascendente sulle donne e tutto il resto.
Il Matto, invece, me lo figuravo attraente, più nelle vesti di Ambra e quando comincia a imbrunire, nonostante le descrizioni, non son mai riuscita a figurarmelo albino!
Fatta la confessione ormonale passiamo ai libri.
Belli!! Bellibellibelli! Dire che li ho divorati è usare un eufemismo. Per una come me, poco attenta alle mappe e a ricollegare i puntini dei viaggi, è stato un bene che fosse così ridondante di spiegazioni anche di episodi già visti e poi detti e ridetti, ma ammetto che forse questo è anche uno dei difetti della saga.
Fitz è pesantuccio, come narratore è da fucilare, ma poi ti ci affezioni *love* sarà questa la ragione che mi ha spinto a preferire la trilogia delle "Navi" - sì, lo so che per tutto il mondo è la trilogia dei Mercanti di Borgomago, ma l'importante è capirsi - perchè l'idea di scegliere diversi punti di vista narranti, usare personaggi tanto diversi tra loro, di carattere e di prospettive, è stato geniale.
Dire che ho amato/odiato con enfasi tutti i personaggi è dir poco.
Per quanto mi siano dispiaciute, anche le "morti" son state messe nei punti "giusti" e pensate bene. 
In alcuni passaggi ho pianto talmente tanto che quasi sembrava fosse successo a me.
L'unico personaggio che m'è stato sul cavolo fin da subito è Molly, e boh, non se ne scende proprio!!
Leggendo e vivendo le storie di questi personaggi mi sono resa conto di quanto facile e difficile sia creare un mondo così articolato senza perdere il filo delle storie, facendo crescere i personaggi, senza dimenticare il passato, i legami, e ricordandosi di seguire bene la geografia del "mondo".
Non è la prima, non sarà l'ultima, a creare un mondo tutto suo per le storie e i personaggi ma è la prima che riesce a far si che io non mi ci perda dentro - inteso come non capire dove sono i posti, come confinano tra loro etc.etc. - che è davvero un'epica impresa, credeteci - quindi tanto di cappello!
Arrivati fin qui avrete capito che non è una recensione ma solo un làscito a favore della saga, che ho amato e della quale mi son sentita orfana dopo averla finita.
Lo so, lo so, ora c'è una quarta trilogia sui draghi, ma non sono certa sarà lo stesso!
Ringrazio Rabè - e la sua biblioteca - per il prestito; Paola Cartoceti per averlo tradotto; Robin Hobb per averlo scritto... Maledico la Fanucci per la sua edizione!!! Vi mangiasse un drago con tutte le scarpe!!
Fiiiine!

venerdì 10 luglio 2009

La Battaglia dei Pianeti

La Battaglia dei Pianeti
di Diego Bortolozzo
Genere: Fantascienza.

Due premesse d'obbligo prima di cominciare:
1. Come è emerso durante la presentazione del libro, spesso critiche e commenti son stati suggeriti, se non dettati, dall'invidia, e per niente costruttivi. Onde evitare di cadere nel vortice di allusioni e "cattiverie" premetto che INVIDIO apertamente Diego. Per il coraggio, ma soprattutto per la determinazione di aver portato avanti un progetto senza lasciarsi scoraggiare. La sua Storia ora è realtà, mentre le mie sono ancora progetti e per questo lo Invidio tanto!
2. La fantascienza "scritta" non è il genere che amo leggere (film e telefilm sono un'altra cosa). Quindi è difficile mi appassioni, che mi entusiasmi come un fantasy invece farebbe, la mia recensione è sufficientemente influenzata da ciò! Commento questo libro perchè l'ho letto e le mie opinioni esulano dall'amicizia che mi lega all'autore.


Recensione:
Fin dall'inizio le citazioni, le "dediche" , fatte agli ispiratori dell'opera sono evidenti, ma per niente fastidiose.
A chi è appasionato tale da coglierli, servono solo a far sentire "a proprio agio", a chi è neofita di questo universo, invece, da' la sensazione familiare di qualcosa non completamente "lontano dal proprio mondo".
La storia non cattura da subito, i salti di mondo e personaggi, seppur ordinati, non sono facili da seguire e lasciano un po' di confusione. Come tutti gli episodi Pilot, per ovvi motivi, la storia ha bisogno di "spiegazioni" e le prime pagine servono a presentare i personaggi, e posso capirlo, ma ho fatto fatica a superare questo passaggio, soprattutto a causa di una personale difficoltà nel ricordare nomi e descrizioni di "presentazione".
La parte interessante arriva con il varo della "Oriente"!
Da quel punto in poi ti rendi conto che è valsa la pena sorbirsi gradi, nomi, e schieramenti!
L'idea di usare una Spezia, e in particolare lo zafferano da sempre considerato "prezioso", come centro degli interessi mondiali e causa scatenante di conflitti, è originale e ben studiata, così come "presentare" più antagonisti ma concentrarsi soprattutto su due, per cominciare, lasciando agli altri la possibilità di emergere in futuro, è stata una strategia azzeccata.
Un po' come sapere dell'esistenza di un potenziale nemico, che però resta nell'ombra e incombe più che se attaccasse direttamente.
Tanti combattimenti, soprattutto a "distanza", ma quello che ho apprezzato molto, quello in cui mi son sentita al "fianco" dei combattenti, è stata l'incursione di Summi!
Spoiler
Quando prendono l'imperatore e vedono morire il Tenente che cade dall'elicottero.T_T

Ben architettato e sceneggiato, storia godibile e interessante. Inutile dire che il mio personaggio preferito è Ammica, ma anche Mico si è conquistata la mia simpatia
Spoiler
soprattutto dopo il gesto eroico che compie per il suo amore.

Nonostante siano solo un centinaio di pagine la storia nasce, a fatica, cresce, ariosamente, ha il suo apice, accattivante, e finisce in modo soddisfacente pur lasciando spazio per altre avventure.
Forse ci sono un po' troppe "salva di siluri" e la descrizione dei vascelli e delle armi, ogni tanto, distrae dalla storia forse perchè "presentati" come se si leggesse la lista di un ordine di consegna ma, tutto sommato, è qualcosa a cui si può rimediare ^_^
In conclusione è una storia che deve crescere, ma i primi passi che ha mosso non sono affatto instabili.
Mi è piaciuto leggerlo e, in alcuni punti, mi ha "presa" più di quanto mi aspettassi.
Prima o poi ricorderò tutti i nomi dei personaggi >_<

Miaooo!

domenica 5 luglio 2009

La Battaglia dei Pianeti Parte Prima...

Venerdì 3 Luglio c'è stata la presentazione del libro di un amico: Diego"jedi" Bortolozzo.
Il libro s'intitola "La Battaglia dei pianeti" e una volta letto ve ne parlerò, ma ora vi racconto la serata.
Sbatti allucinante a causa del lavoro e dei tempi ristretti, ma alla fine, son riuscita persino ad arrivare in anticipo...
Qualche minuto di attesa al punto d'incontro (uscita della metro) onde evitare che il "ryoga" che c'è in me mi portasse a vagare come una disperata per Sesto Marelli, e poi tutti insieme ci siamo incamminati alla volta della mèta.
La presentzione è stata divertente e interessante.
Personalmente avrei fustigato la "signora" che ha insistito a farmi sedere su precarie sedie di cartone quando IO volevo restare in piedi.
Perchè quando voglio restar con un "profilo basso"(diego docet) c'è sempre qualcuno che rompe e mi mette sotto i riflettori?!
Ma porca paletta voglio stare in piedi non rompete!
Vaaaa bene!
Dicevo... presentazione interessante(in calce qualche chicca sui dialoghi). Shmi si è fatta onore come controparte e "agente inconsapevole" al banco di presentazione. Diego era visibilmente emozionato, mentre Leaf faceva foto... troppe foto (argh)
Credo che sia un bel modo di sponsorizzare astri nascenti, spero sia l'inizio di una lunga avventura ^_^
Dopo la presentazione c'è stato rinfresco, e qualche battuta...
(leaf a me quel tipo inquieta...)
Poi son scappata per raggiungere Dama a Garibaldi, per spettegolare di un invito moooolto interessante... Ma questa è un'altra storia ^_^
Commenti sparsi:
Gocce di sudore story...
Shmi: Stavolta la goccia mi si è infilata in un'altra fessura...
Giorgia: Ho prevenuto mettendo il borotalco, asciuga...
Sull'ispirazione...
DiegoJedi: Finchè c'è guerra c'è speranza!
Personaggi...
Shmi: i miei eprsonaggi mi seguono sotto la doccia...
DiegoJedi: I miei si limitano al bagno...
Miaoo

martedì 10 marzo 2009

Bleach 348

E' un po' Spoiler ma questa immagine è spettacolare...
Ultimo volume uscito, accattivanti novità, ma questa è la migliore...
Ulquiorra è da sempre il mio preferito *_*

Miaoo

sabato 7 marzo 2009

Il Castello Errante di Howl

Titolo originale: Hauru no ugoku shiro
Giappone: 2004
Genere: Animazione
Doppiatori:
Gualtiero Cannarsi: (dialoghi italiani e direzione del doppiaggio)
Francesco Bulckaen
: Howl
Roberta Pellini
: Sophie
Ludovica Modugno
: Strega Delle Lande
Luigi Ferraro
: Calcifer
Furio Pergolani
: Markl
Marco Vivio
: Rapa
Maria Pia Di Meo: Madame Suliman

Recensione:
La sciatta e grigia Sophie, cappellaia figlia di capellaio, passa le sue giornate a confezionare cappelli(appunto) nella bottega del defunto padre mentre la giovane matrigna spende e spande in cerca di un nuovo partito.Il film comincia con le solite chiacchiere e i pettegolezzi di bottega, tra le assistenti di Sophie, sull'avvicinarsi del castello del mago Howl alla città e dei problemi che ne conseguono. Si dice del misterioso mago, infatti, che rubi l'anima alle belle fanciulle che hanno la sventura di incontrarlo. Ma questo, per Sophie, non è un problema dato che considera se stessa talmente insignificante da non correr rischi.
Stanca dei pettegolezzi decide di recarsi dalla bella sorella che lavora in una pasticceria, ma durante il tragitto avviene un imprevisto che segnerà la sua sorte.Un bel giovane la aiuta a liberarsi dai soldati che la importunano mettendola in una situazione anche peggiore. Il giovane, dagli occhi azzurri e i capelli biondi, è inseguito da strani sgherri di gomma e per sfuggirgli si libra nell'aria tirandosi dietro la povera Sophie.Entrambi passeggiano nell'aere sopra tetti e la città festante per la partenza dei soldati per la guerra. I due si salutano ma le disavventure di lei sono solo all'inizio.A causa di questo (s)fortunato incontro, Sophie riceve la visita della strega delle lande, gelosa per le attenzioni del giovane dagli occhi azzurri, e viene maledetta da essa. La giovane Sophie diventa nonna Sophie e decide di lasciar tutto e andar per mondo alla ricerca di un modo per liberarsi dalla maledizione, di cui non può nemmeno parlare. Sul suo cammino s'imbatterà nel misterioso castello di Howl e nei suoi "curiosi" abitanti, tra cui il mago stesso che risulta esser una "vecchia" conoscenza.La nostra eroina dovrà affrontare (dis)avventure e situazioni al limite dell'assurdo, per scoprire che c'è qualcosa di più importante da sconfiggere della maledizione della strega. Dovrà lottare per se e per gli altri, ritrovandosi poi non così insignificante come credeva di essere.
Commenti:
Tratto dall'omonimo libro di Diana Wynne Jones in cui la storia è ricca di particolari che nel film, per ovvi motivi, son solo accennati.
L'ho visto al cinema, guardato più volte dal Dvd e anche di recente in TV, ho anche acquistato il libro. Il film è magico, ma non perchè tratta di magia. Come in tutti i film di miyazaki ogni scena è poesia, in questo nello specifico, i colori, le animazioni, i contrasti, rendono tangibili le emozioni, la storia palpita e respira di vita propria.La città festante per la guerra; La pessima concezione di se che ha Sophie che poi si rispecchia nell'aspetto che assume a causa della maledizione e la presa coscienza di se, nell'arco della storia, che influisce nella risoluzione dei vari problemi che le si parano dinanzi; Gli stati d'animo del vanitoso e codardo Howl; Il desiderio di Calsifer (il demone del fuoco con cui Howl ha stretto un misterioso e scomodo accordo) di esser liberato ma allo stesso tempo di restare in vita; La viscida ambizione della Strega delle lande; La fuligine e l'odore di polvere da sparo delle macchine da guerra; La pace dei posti lontani dalla follia dell'uomo.
Tutto è visibile, tangibile, immediato, chi osserva si ritrova dinanzi ad un quadro animato attraverso il quale trasudano emozioni, odori, sensazioni. Si può quasi sentire l'acqua fredda che lambisce le sponde del lago dove Sophie riposa o l'odore dei fiori del "posto segreto di Howl". Il calore del fuoco e il clangore del castello fatto di tanti pezzi messi assieme e sostenuti dalla magia.
Sono rimasta ammaliata da questo film. La storia e il modo in cui il "maestro" la ha adattata rendendola propria e pertanto a se stante e diversa da quella da cui "nasce" li ho trovati accattivanti.Mi è piaciuto molto e pertanto non posso parlarne male, se proprio vogliamo esser critici, l'unico appunto da fare, se proprio vogliamo esser pignoli, è che molti indizi vengono lasciati fine a se stessi, non minano la linea temporale della storia ma non portano da nessuna parte, non danno quel "tocco in più" che si può cogliere solo leggendo poi il libro.E' come se l'idea fosse quella di integrare i due "canali"(libro e film), ma senza avere i "tempi" a disposizione per ottere un lavoro completo,(un film di quel genere non arriva quasi mai a 2 ore di durata) lasciando così quella sensazione di "incompiuto" o di "tanto per" un po' sgradevole che però può cogliere soltanto chi ha letto il libro, tutti gli altri non possono cogliere la sottigliezza (ok sono una rompi...).
Comunque ci si passa sopra velocemente e senza problemi, rapiti dal resto della storia e dall'interezza del film!Ulteriore plauso alla colonna sonora che ben si amalgama con i tempi e i colori del film diventando essa stessa poesia.Fluida e con delle chicche davvero da raccomandare.Da guardare...

La Frase: "Il destino di se stessi va deciso da se stessi"

Miaoo

domenica 25 gennaio 2009

HanaYori Dango

Questo confesso, è uno dei manga per cui ho provato Odio/Amore più di tutti gli altri.
Per anni l'ho snobbato, soprattutto per lo stile del disegno veramente orrendo, e dalle scan che vi allego capirete a cosa mi riferisco, anche se poi, verso gli ultimi numeri, è migliorato considerevolmente.
Ho preso la serie anime, più per curiosità che per altro e lo scempio fatto da mediaset mi ha lasciata basita, però questo(e credetemi ce l'han messa tutta)non mi ha impedito di apprezzare la serie e a spingermi a recuperare il manga(grazie Rabè)
Ma andiamo per gradi...
La trama:
Tsukushi Makino, una ragazza di estrazione sociale piccolo-borghese si iscrive nel primo anno di scuola superiore ad una prestigiosa scuola privata, la Eitoku Gakuen, una scuola frequentata per la maggior parte dai figli dei membri dell'alta società giapponese. Tsukushi ha grossi problemi a inserirsi nel nuovo ambiente, non sopportando l'eccessiva importanza data ai soldi e agli articoli griffati, ma soprattutto a causa del bullismo diffuso. I capi incontrastati della nuova scuola sono gli F4 (Flowers Four), i quattro ragazzi più belli e ricchi della scuola. I quattro sono soliti malmenare i compagni per ogni banalità e, spesso, colpiscono i compagni attaccano un cartellino rosso nel loro armadietto; colui che riceve il cartellino rosso diventa oggetto di ogni tipo di angherie da parte dei compagni, finché non è costretto a lasciare la scuola. Tsukushi, sebbene sia dotata di un carattere altruista e battagliero e non sopporti questo tipo di comportamento, preferisce non intromettersi e passare inosservata. Un giorno però, una delle compagne di classe con cui aveva legato maggiormente, cade rovinosamente dalle scale e precipita addosso a Tsukasa Domyoji, il leader degli F4. Nonostante le scuse della ragazza, Domyoji continua a trattarla duramente e, a questo punto, Tsukushi perde la pazienza e gli urla in faccia quello che pensa di lui... il giorno dopo, Tsukushi trova nel suo armadietto il cartellino rosso... Questo episodio anzichè deprimere la ragazza, la spinge a tirar fuori le unghie e ad opporsi alle angherie degli F4, facendole mostrare a tutti la sua vera indole.
Ben presto, gli F4 iniziano a nutrire simpatia per Tsukushi, che ammirano profondamente, e da suoi più acerrimi nemici diventeranno, lentamente, i suoi più cari amici...

Critiche all'adattamento:
E ora parto in quarta!
Intanto lo scempio dell'anime è palese. Sorvoliamo sul titolo scelto e i nomi non italianizzati ma tedeschizzati(nuovo termine) che è il minimo per la mediaset, ma che dire del fatto che han reso da 49 ep una serie che in originale ne conta 51, han tagliato scene importanti e a volte anche "innoque"... Poi, le censure, oltre a quelle nelle immagini, quelle dell'adattamento... Vomitevole... Makino diventa MaryYvonne e per "riempire", silenzi o riflessioni, (pesantemente presenti nel manga) il simpaticissimo Carassi (qualcuno lo impali) ha ben pensato di inventarsi di sana pianta che lei vuole diventare una scrittrice e che sta facendo della sua vita un romanzo. E giù con frasi stile romanticismo infiorettate da ghirigori che solo a pensarci mi vengono i brividi, tipo "il cielo terso era attraversato da risplendenti nuvole..." oddio muoio...
Purtroppo anche il manga non ha avuto sorte migliore. La pubblicazione è all'occidentale, e in alcune pagine si perde il senso. Quando Rui suona il violino sembra che torca mano e braccio in modo poco umano. Poi alcune frasi completamente sbagliate. In una scena Makino, entusiasta per la bella vista che il panorama offre, invita Tsukasa ad affacciarsi per vedere e il ragazzo le dice che sta già guardando una bella cosa, lei! L'adattamento, invece, cita "preferisco sia tu a guardare" anzichè "preferisco guardare te"...
E va beh! Si potrebbe anche sorvolare... Ma addirittura manca uno "special" alla fine che mostra i ragazzi un anno dopo le vicende narrate nell'ultima parte del manga, che in un certo senso è il "finale" del manga... Che in Italia non hanno mai stampato (o almeno nella copia che ho io non c'è). OSCENO!!!


Commenti:
Ora posso finalmente parlare del manga! :P
Dando libero sfogo alla mia follia di Otaku!
Come dicevo il manga l'ho snobbato per anni. Il chara iniziale è orrendo, come avrete potuto notare, ma per fortuna migliora.
Il chara dell'anime è più carino ma molto stile anni '90 non particolarmente accattivante, se non in alcuni episodi fatti palesemente meglio.
La storia è davvero bella però ho odiato la mangaka in, più o meno, una decina di occasioni. A mio avviso ne capitano troppe a sti poveretti e poi, dopo 48 numeri di sbattimenti, colpi di scena, (più o meno prevedibili) calci, scazzottate, e sentimenti, alla fine, special compreso, non si sa come andrà veramente a finire tra i due protagonisti.

SPOILER:
In pratica lei deve aspettare ancora Tsukasa per altri tre anni. Lui le ribadisce di esser perdutamente innamorato di lei e che tornerà a prenderla... Ma non c'è nemmeno una paginina che mostri se si sposano o no... eccetto la copertina dell'ultimo volume che però non rende giustizia... e che palle!

Mi sono ritrovata poi, a fare il tifo per personaggi diversi nel corso della lettura.
All'inizio Rui mi stava sulle balle. Makino è innamorata di lui ma lui è assente, anche se sembra avere della simpatia per lei, solo in alcuni momenti, per il resto del tempo è scostante. Ma lei continua a morirgli dietro. Tsukasa, invece, anche se violento, suscita simpatia per la determinazione dei suoi sentimenti. E' schietto ed è così divertente per quanto goffo nei suoi tentativi di conquistare Makino.
Mi è piaciuto molto come l'autrice ne tira fuori il peggio e il meglio nella stessa scena. Furioso per la gelosia quando scopre i sentimenti di Makino per Rui, quasi violenta la ragazza, ma le lacrime di lei lo riportano in se subito e l'abbraccia teneramente scusandosi. E' solo l'inizio del cambiamento... Tsukasa, animale selvatico, abituato ad avere tutto, che deve lottare per avere una ragazza.
Ho fatto il tifo per lui all'inizio e ho odiato Rui quando gliela porta via.
Poi ho cambiato idea, soprattutto da metà serie in poi Rui diventa il mio mito. Dolce e introverso tira fuori la grinta per proteggere Makino e reprime i suoi sentimenti per lei per aiutarla a stare con Tsukasa. Anche quando si dichiara pur conoscendo i sentimenti di lei, dicendole che la cosa che desidera di più è vederla sorridere, dolcissimo!
E' lui il loro maggior sostenitore e colui che rende possibili molti "incontri" tra i due facendo da paciere, da intermediario, da consolatore e da consigliere. Il suo chara è sempre più bello. Mentre per molti numero Tsukasa mi è venuto un po' a noia.
Ad ogni modo il mio preferito è Kin San. Forte, deciso, dolce e disposto a rinunciare alla sua posizione per Makino (uno dei tanti che s'innamora di lei, ma uno dei pochi che fa a botte con Tsukasa alla pari).
In effetti, la protagonista non è sto granchè ma, tutti quelli che entrano in contatto con lei se ne innamorano(solo nei manga =_=).
Gli stessi F4, crescono grazie a lei, migliorano, prendono coscienza che esistono altre realtà!
Tsukasa più di tutti, cresce e cambia completamente rispetto all'inizio. Restando comunque sempre testardo e attaccabrighe, impara ad apprezzare gli altri, impara a mostrare anche la sua generosità e i suoi sentimenti.
Il modo in cui corteggia, insegue, pretende Makino, a volte è esagerato ma sempre visceralmente sincero.
Ho apprezzato molto il tentativo della mangaka di "mostrare" il cambiamento interno dei personaggi affidandosi al loro sguardo.
Rui prima ha un espressione cupa e malinconica, poi sorride sereno o si arrabbia riuscendo persino a dare un pugno a Tsukasa.
Alla festa del diploma, anche gli altri due Nishikado e Mimasaka(i playboy del gruppo) anzichè portarsi dietro le ultime conquiste, decidono di ballare con Makino, per ringraziarla di aver reso migliore la loro vita e i loro occhi, all'inizio del manga assenti e sufficienti ora son dolci e sorridenti.
Tsukasa è quello in cui il cambiamento di tratto si nota di più. All'inizio il suo sguardo è cattivo, duro e arrogante. Spaventa tutti anche senza alzare un dito. Alla fine del manga il suo sguardo è deciso, ma anche dolce e avvolgente. Con il migliorare del tratto le diverse espressioni si notano di più.

Non so quante volte mi sono incazzata per le "scelte" dei personaggi, che li portavano distanti, quando sembrava che andasse bene, ecco che ti spunta l'ostacolo. Poi Rui che si dichiara quando ormai è tardi e Makino è persa per Tsukasa...
Ehhh...
Ok mi è piaciuto molto, ma è stata una lettura "sofferta"...
Mi son letta i 48 volumi(più l'extra ma in inglese grr)d'un fiato in 4 giorni (per l'anime ci ho messo un paio di giorni in più), leggendo anche fino a tarda notte...
E ora me lo rileggo, prima di restituirlo(vero Rabè che non è un problema?) però so già che il finale mi deluderà ancora perchè voglio sapere cosa accadrà dopo i 4 anni...
Sto meditando di guardarmi il "drama" subato, come ho fatto per gli ep che la mediaset ha tagliuzzato o sconvolto, ma prima devo scoprire se la trama è fedele all'originale :P
Che dire...
Buona lettura :P

Miaoo

lunedì 24 novembre 2008

Yu Watase and Me!

Ho conosciuto la grande mangaka grazie al suo più famoso Fushigi Yugi, che ho adorato, ma in questo post parlerò di altre due sue opere. Alcuni suoi personaggi sono davvero fantastici (Tama-more *_*) però non so perchè, quando ci sono due coprotagonisti maschili, a me piace sempre quello più sfigato... Che puntualmente la protagonista snobba...
Ok se non volete SPOILER non continuate.
In realtà più che "sfigato" parliamo del ragazzo della porta accanto, o del generoso ma meno "forte" rispetto al protagonista maschile.
Vogliamo parlarne di come la Watase si diverta a far soffrire questi poveri sventurati per poi dargli il momento di gloria solo a fine manga, dopo la prematura dipartita della "prima scelta"?

Mi riferisco in particolare a "Ayashi no Ceres" e "Zettai Kareshi"...(immy illustrative a seguito)

Zettai Kareshi (Assolutamente Lui)


Trama in breve:
Riiko Izawa è una giovane ragazza che vive sola poiché i sui genitori sono in viaggio continuo per motivi di lavoro. Non essendo molto dotata in cucina e nei lavori di casa è Soshi, il suo vicino ma anche amico d'infanzia, ad occuparsi regolarmente di lei. Il sogno di Riiko è di trovare un fidanzato, ma purtroppo per lei ogni volta che si dichiara a qualcuno, viene scaricata su due piedi. Un giorno decide di acquistare on line una "bambola fidanzato" più per gioco che per altro. Il giorno dopo si vede recapitare un enorme scatola con dentro la su detta bambola, che sembra un ragazzo a tutti gli effetti e si attiva con un bacio. Riiko lo ribattezza Night e questi si dichiara il suo fidanzato devoto. A seguito di questo nuovo arrivo Soshi realizza i suoi sentimenti per Riiko e si mette in competizione con Night, anche quando scopre che è una bambola! Finchè non si rende conto dei sentimenti di Riiko che, nonostante non riesca a decidere tra i due, non vuol perdere Night e "sceglie" lui e quindi decide di partire per la Spagna per evitare problemi. Ma Night è un "oggetto" e quanto tale ha una durata limitata, anche se con la vicinanza di Riiko e nel proseguire del manga, assume atteggiamenti e sentimenti umani. Tanto che, poco prima della dipartita, invia a Soshi una lettera pregandolo di tornare e di star sempre vicino a Riiko.

Commento:
Così Soshi ha il suo momento di gloria ma, nonostante la storia sia romanticissima, trovo assurdo che Riiko preferisca a Soshi(sbav), forte, gentile, bravo cuoco, atletico e umano ragazzo che la ama da sempre il perfetto ma "posticcio" Night. E' palese da quale parte propenda la mia preferenza! Soshi forever, io avrei preferito lui! Guardatelo che bello*_*!Ovviamente è quello bruno con gli occhiali, nell'immagine di gruppo e che nella scan accanto li ha tolti e quella è la mia immy preferita ^_^!(oltre ad essere un punto saliente della storia).

Confesso che anche Gaku non è male fa molto dark

Ayashi no ceres (questo è più famoso)


Trama in breve:
Aya è un'adolescente che prima di compire 16 anni viveva tranquilla con la sua famiglia, ma è anche la reincarnazione della dea Ceres, che viene risvegliata dalla famiglia Mikage tramite una reliquia sacra. A causa di questo risveglio Aya deve esser uccisa per "liberare" la famiglia dalla maledizione, ma lei riesce a scappare, anche grazie ad un misterioso ragazzo. Nel corso della vicenda si scopre che i Mikage sono i discendenti di colui che rubò l'hagoromo ( la veste sacra che le permetteva di volare nel cielo abitazione degli dei) della dea per costringerla a vivere con lui. E, per questo, la Dea maledisse lui e la sua famiglia. Dal momento del risveglio Ceres prende il controllo di Aya in alcuni momenti per vendicarsi della famiglia Mikage e sterminarli tutti. Dalla parte di Aya c'è Suzumi una vedova della famiglia Aogiri.La donna percepisce il potere di Ceres e avverte Yuuhi di andarla a soccorrere (Yuuhi è il suo cognato). La storia è complessa, tra la ricerca del hagoromo e i tentativi di ucciderla da parte della famiglia Mikage, che assolda vari killer tra cui Touya, il misterioso ragazzo che le ha salvato la vita e l'ha aiutata a scappare al momento del "risveglio". Aya se ne innamora subito(e come biasimarla) prima di scoprire che è un "nemico", ma Touya nasconde un segreto e presto passa dalla parte di Aya, innamorandosene a sua volta. Yuuhi, dal suo canto, inizialmente è "costretto" a difendere Aya ma poi viene conquistato dal suo carattere e se ne innamora perdutamente, pur sapendo he lei ama un altro. Quando tutti i nodi vengono al pettine si scopre che Touya in realtà è una creazione del l'hagoromo e infatti ha poteri speciali e la possibilità di volare! Ovviamente è destinato a "scomparire" prematuramente e, dopo pochi mesi di felicità con la sua Aya, chiede a Yuuhi di prendersi cura di lei e poi sparisce.
Commento:
E Yuuhi ha il suo momento di gloria. Anche qui la mia preferenza è palese. Yuuhi, dolce, generoso, sensibile e "normale" viene messo in seconda parte da Touya, che è sicuramente un bel tipo ma "soprannaturale" e destinato a scomparire. Anche qui la protagonista ad un certo punto "ama" entrambi ma poi propende per Touya. Certo in questo caso anche in modo più marcato e deciso, ma poi accetta l'amore di Yuuhi al momento della dipartita dell'altro.

Adoro questi due personaggi, a modo loro fighi/sfigati non perchè mancano di "mezzi" ma perchè c'è un personaggio "non umano" con qualità "superiori" che li surclassa.
Ho fatto il tifo per loro per tutta la durata del manga, sarà perchè entrambi bruno, occhi scuri contro i canonici biondo, occhi chiari, sarà perchè vuoi mettere il doversi conquistare l'amore anzichè averlo li a paortata di mano solo perchè "superdotati"... Ho aspettato, pagina dopo pagona finchè, all'utima pagina, mi è venuto da sospirare "finalmente!" e ci voleva tanto? :P

Va beh! Piccoli commenti senza senso.
Miaooo

domenica 6 aprile 2008

Fairy Tail

Il ritorno di Hiro Mashima!

E per chi non lo conoscesse una sola parola "RAVE" e anche un immy a seguire! L'autore di uno dei manga che più mi ha fatto ridere e commosso negli ultimi tempi(ma tanto lo sapete già che se trovo il tempo per scriverne sul blog è perchè mi ha lasciato il segno!)
Rave è l'opera prima arrivata in Italia. O quantomeno quella che ha riscosso più successo. Avventura, Magia, Miastero, Amicizia e Amore, questo han reso "Rave, the groove adventure!" un manga eccellente, oltre ad una notevole dose di humor e deformed fuori dal comune.Mi sono innamorata della sua prima opera e ho pianto su alcune tavole, come dimenticare il sacrificio di Sieg " colui che si affidò al tempo", che decide di restare nel passato per "custodire" il presente/futuro di Elie... Ok! Ok! lo so che così non ci si capisce nulla, ma la storia di Rave è così complessa e semplice allo stesso tempo che è complicato parlarne per chi non vuole fare un riassunto della trama^^''
Il manga mi è piaciuto molto, anche se alcuni l'han definito una copia di one piece, per la somiglianza del tratto a quello di Oda.
Del manga sui pirati ho letto poco, ho soprattutto visto l'anime, e, a parte l'ilare atmosfera, non c'ho trovato molte somiglianze, ma d'altro canto, "le note son solo 7!"

Ad ogni modo l'amore per il primo lavoro mi ha spinta a prendere anche il secondo. "Fairy Tail!" Appunto.
Tanto che l'ho dovuto recuperare visto che è andato esaurito in poco tempo.
La prima lettura (ma anche la seconda e la terza! ihihi) mi hanno fatta scompisciare dalle risate e nel contempo hanno attirato la mia attenzione.

La storia parla di Lucy, maga che vuole entrare a far parte di Fairy Tail, una gilda famosa soprattutto per i casini che combinano i suoi adepti, e di Natsu, un mago potentissimo che "gestisce" il fuoco (cresciuto e addestrato nientepopodimenoche da un drago !?!) e che fa parte della gilda di cui sopra, perennemente accompagnato da suo fedele Happy, gatto parlante blu a cui all'occorrenza spuntano le ali (e io son di parte non credete? :P).
Inizialmente si fa conoscenza della gilda Fairy Tail e dei suoi assurdi adepti, poi i protagonisti iniziano ad affrontare varie missioni. La storia sembra accattivante, e fin dall'inizio pare nascondere molti misteri. Unico difetto, secondo me, è che i due protagonisti, e anche alcuni "mici" somigliano maledettamente a quelli di Rave. E va bene che la mano è sempre la stessa, però che cavolo qualche differenza ce la poteva mettere=_=. In realtà i "colori" delle due "coppie" son diversi ma in un manga in b/n come la noti la differenza?...
Comunque per ora mi piaz, vi terrò informati su come si evolve...
Prima di lascirvi qualche piccola curiosità...
1. Stò pensando seriamente di usare il logo di Fairy come tatuaggio, non sarebbe male *ç*
2. Haru(protagonista di Rave)in jappo vuol dire primavera.
Natsu(prot di Fairy) in jappo vuol dire Estate...
ihihih

Miaooo

domenica 9 marzo 2008

Fruits Basket

E'... è!!!!
Iniziato per l'Italia nel 2002, e dopo una luuunga gestazione per la pubblicazione, questo mese si è concluso quello che per me è il manga migliore degli ultimi tempi(se per ultimi possiamo considerare i 6 anni impiegati a far uscire 23 numeri=_=).
Qualche anno prima la pubblicazione del numero 1 avevo letto una striminzita recensione su Benkyo che parlava di questa ragazza, Toru, che dopo la morte della mamma, a causa di un incidente, viveva in una tenda nel parco di casa Soma, finché un giorno, mentre si reca a scuola, s'imbatte nei proprietari, uno dei quali è Yuki, suo compagno di classe e ragazzo introverso e distaccato. Il manga inizia con una storia che la madre di Toru le raccontava e che in realtà è una leggenda sullo zodiaco cinese.
"Un giorno un Dio invitò gli animali suoi amici ad una festa, il topo mentì al gatto dicendogli che il giorno della festa era cambiato.Tutti gli animali si recarono alla festa eccetto il gatto, il Dio si arrabbiò per la sua assenza e lo escluse dallo zodiaco!"
Toru ha subito simpatia per il gatto e per la sua sventurata vicenda.
I membri della famiglia Soma sono legati a questa leggenda da una maledizione, alcuni di essi, al contatto/scontro con una persona dell'altro sesso non appartenente alla famiglia, si trasformano nell'animale dello zodiaco da cui sono stati maledetti...
Nella vicenda c'è anche un terzo personaggio che è Kyo, maledetto dal gatto e quindi reietto della famiglia, in costante lotta con Yuki, il topo.
La storia si dipana tra incomprensioni, lotte, maledizioni, sentimenti che nascono, crescono e si modificano nel corso della storia.
E ora è finito ed io ho pianto... sigh T_T

Ho sempre tifato per Kyo, il gatto, bellicoso, insicuro, malinconico e con una carica d'energia spettacolare. Lui non vuole assoggettarsi al destino che la famiglia Soma ha in serbo per lui, e poi conosce Toru, dolce, maldestra, che non sa piangere per se stessa...
Sembra una storia shojo come tante ma in realtà riesce a mescolare mistero, colpi di scena, e sentimenti con tale maestria che ti tiene con gli occhi e il cuore incollati alle tavole...
Poi adoro il disegno che cresce insieme ai personaggi ed è sempre più accattivante...
Questa è un'infarinatura della storia e visto che non voglio spoilerare continuerò con le mie impressioni e i passaggi che più mi han colpito, nei commenti...
Miaooo

domenica 7 ottobre 2007

Kamikaze Kaitou no Jeanne

Prima di iniziare questa “storia” un piccolo appunto. Avete notato quanto poco abbia scritto sulla mia passione?? Oltre ai gatti ovviamente :P
Mi riferisco alla passione per Manga e Anime (più per la seconda in verità) anche se probabilmente era palese.

Era inevitabile che prima o poi iniziassi ad assillarvi con qualcosa riguardante il mondo della fantasia made in japan…
Mi piace perdermi in quei mondi di storie bizzarre eppure così vicine al nostro mondo, a modo loro. Credo che il fumetto sia un modo fantastico per “sognare”…
solo… avete notato quanto maledettamente costino i volumi in Italia?!


E’ un furto per un numero di pagine così esiguo… Assurdo!!!

Comunque...
Jeanne, La ladra del vento Divino
La prima volta che ho incontrato questa storia è stato a casa di mia zia, nel lontano 2002. Per motivi logistici a pranzavamo a casa sua e lei aveva il satellitare. Un giorno, facendo zapping per i canali in chiaro, mi sono imbattuta in un canale austriaco, o tedesco, chissà, tale RLT o RTL (non la radio) dove, al pomeriggio, davano gli anime. C’era dragon ball, e poi yugioh e, all’improvviso, inizia questo anime di cui, non sapevo nulla… “Peace of loveeee…” (la sigla iniziale) e venni catapultata nel mondo di Jeanne, la ladra.
L’anime mi prese talmente che ne seguii tutta la serie, in tedesco… voi capirete, un conto è la lingua originale con sottotitoli in italiano, vada a stento per i sub in inglese, ma il parlato in tedesco, senza sottotitoli, comprenderete che è folle… Concordo! Ciò non toglie che l’ho guardato tutto e l’ho anche riguardato, avessi perso qualche dialogo :P
Poi venne il PC e da li ad un accesso illimitato, o quasi, alle info a riguardo. Fu grazie a questo anime che per la prima volta scrissi sul forum di MTV, che fu l’inizio della mia avventura con loro, e chi mi conosce sa di cosa parlo, ma questa è tutta un’altra storia…
Per anni ho aspettato cercando info e scampoli in giro per il web finché, settimana scorsa, non mi son fermata per caso ad un edicola. Mi guardo in giro e cosa ti trovo tra i giornali e le riviste settimanali?! Proprio lei, Jeanne la Ladra del vento Divino, o per i fan Kamikaze Kaitou no Jeanne, il volume 2. *_* mi sono illuminata e di corsa ho raggiunto la mia fumetteria per recuperare entrambi i numeri che ho letto e riletto d’un fiato. Bellissimo, soprattutto ora che capisco cosa si dicono oltre che intuirlo :P…
Dopo di che ho provato a cercare le “scan” dei volumetti successivi finché non le ho trovate, pensa te, anche in italiano, ovviamente fatti dai fans e ovviamente prenderò anche gli originali, ma… come posso spiegarvi… è come una febbre… mi è presa questa smania di sapere finalmente se quello che avevo intuito dall’anime in tedesco fosse vero, e godermi le scene migliori con le frasi in italiano… sarà folle ma io son fatta così…
Se dopo aver letto che mi son guardata l’intero anime in tedesco avete pensato che rasentassi la pazzia allora dopo che leggerete quanto segue saprete che non mi sono accontentata di rasentarla…


Dopo aver scaricato le “scan” (che per i “non addetti ai lavori” sono le scansioni delle pagine dei volumetti usciti in altri paesi) mi son data alla lettura, ho letto di seguito 5 volumetti per un tot di 1500 pagine tutte, nell’arco di due sere(tra le 19 e le 22) da PC. Quando ho finito avevo gli occhi gonfi ma sognanti e un mal di testa che ha persistito anche per i due giorni successivi… Ma ero soddisfatta, Sono soddisfatta… ehhhhhh che bella storia!!! Miao felice *_*
E ora ve la racconto…
A prima vista può sembrare la classica maghetta, in stile sailor moon, ma non è così, o almeno non proprio.
Maron è una ragazza che vive da sola, per 16 lunghi anni ha atteso una lettera o una telefonata dai suoi genitori, impegnati all’estero per lavoro, da sola in una casa enorme, sentendosi abbandonata e sola, finchè nella sua vita non compare Fin, angelo incompleto mandato da Kami (dio) per rinchiudere i demoni che si nascondono in quadri per rubare le anime degli esseri umani. Maron è la reincarnazione di Jeanne D’Arc, e Fin le da il potere per trasformarsi, per risvegliare i suoi poteri sopiti, insieme rubano la “bellezza ingannevole” dei dipinti per rinchiuderli in pezzi di una scacchiera, affinché Fin si guadagni “le ali”. Ad ostacolare le due ci si mette l’amica d’infanzia di Maron, figlia di un ispettore di polizia e fissata con Jeanne, e il misterioso Sinbad (si il marinaio ma qui più che marinaio sembra un medico) anche lui aiutato da un angelo incompleto dalle ali nere. Lo scopo di Sinbad sembra impedire a Jeanne di fare la ladra ma perché?
In realtà questo è un riassunto molto generico, e probabilmente non rende giustizia alla storia ma è solo perché non voglio svelarvi troppo.
Oltre al disegno accattivante e alla dinamicità delle immagini, che non sempre è così accurata in un manga, la descrizione delle emozioni e dei sentimenti, ti prende come pochi.

La protagonista non è una pasticciona e nemmeno una “sfigata”, a scuola è ammirata ed è un eccellente atleta, ma nella vita privata è sola e non perché non ha amici, ma perché i genitori l’hanno abbandonata…Non un’orfana, ma una figlia di genitori indifferenti, che alcune volte è anche peggio.Sapere che ci sono, che sanno di te e che ti “mantengono” economicamente ma che non vogliono o non hanno tempo per occuparsi di te, che non hanno bisogno di te…Finché nella sua vita non arriva qualcuno che ha bisogno di Maron, del suo aiuto, per quello che è, Fin le piomba nella vita come un raggio di sole in un cielo grigio, e le dona qualcosa di più importante della “magia”, le dona uno scopo, qualcosa che solo lei può fare, un modo per esser utile e di conseguenza importante per qualcuno.Da una parte il rapporto con i genitori, e dall’altro quello con la sua migliore amica, che è la rivale dell’alterego Jeanne, un classico per storie di questo genere, anche se, in questo caso, l’amica ha una ragione più che valida per accanirsi contro Jeanne, ragione che si scopre più in là.Poi c’è il rapporto con il nuovo arrivato Chiaki, il compagno di banco e vicino di appartamento, che fin da subito mostra un interesse per Maron, un interesse non proprio genuino! Un gran bel ragazzo non c’è che dire!!! E poi c’è Sinbad e l’angelo dalle ali nere Access, entrambi interessati ai quadri che Jeanne vuole rubare, anche loro rinchiudono i demoni in pedine degli scacchi, ma mentre per le nostre le pedine sono bianche, quelle di Sinbad sono nere e poi… qualcosa che mette in dubbio gli interessi di Sinbad… Nemico o amico?! E poi, chi c’è dietro tutto?! Da che parte è davvero il bene?! Tra chi si gioca questa partita a scacchi?!
Non vedo l’ora di rileggermi la storia sul cartaceo in modo da vederla e rivederla senza perder diottrie :P
Ve lo consiglio spassionatamente, perché mi è piaciuto e perché la storia merita, ma soprattutto perché non è la classica storia per adolescenti. Inoltre è una delle poche volte in cui la religione cattolica è trattata in modo “realistico” e non rimaneggiato come alle volte si fa in Giappone(si sa che i giapponesi amano prendere a piene mani dalle altre culture e religioni solo le cose che suscitano il loro interesse e poi riproporle secondo la loro interpretazione delle stesse!Ehhh ci piacciono anche per questo :P)…
Intanto comunque rifatevi gli occhi con alcune delle immagini tratte dal manga, giusto per darvi un’idea dello stile grafico…
Miaoooo