venerdì 13 maggio 2016

Guardarsi dentro!



Non l'era rimasta nulla da quell'arida conversazione.
Aveva voluto mettere un punto, ma non ne aveva ricavato alcuna soddisfazione. 
In altri momenti avrebbe interpretato, valutato, passato al microscopio ogni possibile causa delle sue parole, ma questa volta no!
Le bastava quello che aveva ricevuto.
Perché è così difficile accettare le cose così come sono?! 
Anche se non sono una risposta, sono pur sempre una risposta!
Non che lei si aspettasse un epilogo, in effetti, era a lei che serviva un punto, a prescindere se quel confronto portasse da qualche parte o meno, e lo aveva avuto.
Ora, a mente fredda, si rendeva conto che non si era fatta aspettative. Le parole che lei aveva detto servivano a lei soprattutto, a dare voce a quello che pensava, mettere in chiaro quello che provava e... punto.
Non riusciva a spiegarsi perché gli altri continuassero a cercare, al posto suo, una giustificazione, una spiegazione, un senso. 
Forse perché era lei a parlarne... Non in quel modo in cui le cose si dicono agli altri, affinché ci sia un altro punto di vista, o quel patetico modo di trovare un'altra prospettiva che soddisfi le proprie illusioni. No! Lei ne parlava perché le piaceva farlo. 
Le piaceva rivivere quel momento che, incredibilmente, per lei era stato una conquista: 
Aver messo a nudo con estrema tranquillità, schiettezza e serenità, ciò che voleva e ciò che era!
E se quello che aveva ottenuto in risposta era "vuoto", poco male, lo avrebbe preso così com'era, come dato per assunto e niente di più. 
Niente più di un punto.
In fondo, non era quello ciò che voleva?! Un punto!?
La faceva sorridere guardare i suoi amici affannarsi mentre lei avrebbe voluto solo dirgli che lo sapeva già. Lo sapeva che l'unica risposta giusta era lasciare che le cose facessero il loro corso e sorridere di questo!
Ma si limitava a sorridere!