Parlo dei libri di Robin Hobb e nello specifico l'ennealogia de "I sei ducati" - e così non devo fare lunghi prologhi. -
Inizio con il dire che io Fitz me lo sono sempre immaginato cesso! Ok, ci sta che lo descrivono e più d'uno glielo dice proprio che è figo anche dopo le varie ed eventuali capitategli al volto, fatto stà che, chiamatela empatia, io fino all'ultimo me lo sono figurato brutto!
Chè non riuscivo a capire l'ascendente sulle donne e tutto il resto.
Il Matto, invece, me lo figuravo attraente, più nelle vesti di Ambra e quando comincia a imbrunire, nonostante le descrizioni, non son mai riuscita a figurarmelo albino!
Fatta la confessione ormonale passiamo ai libri.
Belli!! Bellibellibelli! Dire che li ho divorati è usare un eufemismo. Per una come me, poco attenta alle mappe e a ricollegare i puntini dei viaggi, è stato un bene che fosse così ridondante di spiegazioni anche di episodi già visti e poi detti e ridetti, ma ammetto che forse questo è anche uno dei difetti della saga.
Fitz è pesantuccio, come narratore è da fucilare, ma poi ti ci affezioni *love* sarà questa la ragione che mi ha spinto a preferire la trilogia delle "Navi" - sì, lo so che per tutto il mondo è la trilogia dei Mercanti di Borgomago, ma l'importante è capirsi - perchè l'idea di scegliere diversi punti di vista narranti, usare personaggi tanto diversi tra loro, di carattere e di prospettive, è stato geniale.
Dire che ho amato/odiato con enfasi tutti i personaggi è dir poco.
Per quanto mi siano dispiaciute, anche le "morti" son state messe nei punti "giusti" e pensate bene.
In alcuni passaggi ho pianto talmente tanto che quasi sembrava fosse successo a me.
L'unico personaggio che m'è stato sul cavolo fin da subito è Molly, e boh, non se ne scende proprio!!
Leggendo e vivendo le storie di questi personaggi mi sono resa conto di quanto facile e difficile sia creare un mondo così articolato senza perdere il filo delle storie, facendo crescere i personaggi, senza dimenticare il passato, i legami, e ricordandosi di seguire bene la geografia del "mondo".
Non è la prima, non sarà l'ultima, a creare un mondo tutto suo per le storie e i personaggi ma è la prima che riesce a far si che io non mi ci perda dentro - inteso come non capire dove sono i posti, come confinano tra loro etc.etc. - che è davvero un'epica impresa, credeteci - quindi tanto di cappello!
Arrivati fin qui avrete capito che non è una recensione ma solo un làscito a favore della saga, che ho amato e della quale mi son sentita orfana dopo averla finita.
Lo so, lo so, ora c'è una quarta trilogia sui draghi, ma non sono certa sarà lo stesso!
Ringrazio Rabè - e la sua biblioteca - per il prestito; Paola Cartoceti per averlo tradotto; Robin Hobb per averlo scritto... Maledico la Fanucci per la sua edizione!!! Vi mangiasse un drago con tutte le scarpe!!
Fiiiine!
1 commento:
SPOILER! Hahahahaha! Comunque concordo <3 - Paola Shmi
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