Lui si affrettò, voleva rincorrerla ma ormai era già sparita all'orizzonte.
Da tempo ormai percepiva la sua presenta, l'aria sapeva ancora di lei quando lui arrivava. Non riusciva mai a incontrarla, per quanto ci provasse, al tramonto lei andava via.
Quel giorno aveva invano sperato di riuscire a raggiungerla. Tutta la determinazione, la sua forza, la volontà non erano bastati a far si che potesse finalmente incontrarla.
Un altro giorno trascorse così, tra gli impegni e la frenesia, ma ogni tanto, lo sguardo cadeva lì, nel punto in cui l'aveva vista sparire.
Con un sospiro si preparò a tornare a casa, la sera era ormai prossima.
La notte si avvicinava e Lei, timidamente, si avviò per la sua strada.
Anche questa volta lo aveva intravisto solo con la coda dell'occhio.
Aveva avuto l'impressione che lui l'avesse cercata, ma non poteva essere, non era possibile che qualcuno di così importante, speciale talmente da illuminare ogni cosa intorno a se, si accorgesse di lei.
Di Lei, dell' insignificante Lei, che al suo confronto non poteva che vivere di luce riflessa. Eppure era importante, Lei era speciale, a modo suo, ma perchè non trovava il coraggio di restare lì, al crepuscolo delle loro vie, ad aspettare il suo arrivo?!
Aveva avuto l'impressione che lui l'avesse cercata, ma non poteva essere, non era possibile che qualcuno di così importante, speciale talmente da illuminare ogni cosa intorno a se, si accorgesse di lei.
Di Lei, dell' insignificante Lei, che al suo confronto non poteva che vivere di luce riflessa. Eppure era importante, Lei era speciale, a modo suo, ma perchè non trovava il coraggio di restare lì, al crepuscolo delle loro vie, ad aspettare il suo arrivo?!
Inutile, non ci riusciva e anche quella sera aveva aspettato che lui andasse via per uscire allo scoperto.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per trovare il coraggio, la forza per creare un punto d'incontro, per dirgli solo:
"Ciao, sono qui! Sono io, sono la Luna!"
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