mercoledì 25 maggio 2011



"... E devi dire grazie a te se resti come sei, dire grazie a te che non ti lasci mai!"

martedì 10 maggio 2011



"Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace!"

domenica 8 maggio 2011

#2° Giorno: Osaka - Kyoto



24.04.2011
2° Giorno:
Sveglia presto e taanto sonno ma ce l'abbiamo fatta!
Il proposito era di fare colazione alla giapponese, ma una volta davanti al bouffet abbiamo optato per una Italy mista americana XD
Il programma della giornata prevede una gita a Kyoto!
Giunte alla stazione centrale di Osaka, manco a dirlo, abbiam girato un tantino a vuoto, di nuovo!
Meno del giorno prima ma la sensazione di spaesamento c'era ugualmente. Nonostante fosse domenica era pienissimo! O_O
Riusciamo, senza troppi intoppi, a prendere il treno per Kyoto, emozionate come delle bambine a scuola, se non altro per il fatto che era la prima volta che ci avventuravamo in un altra città.
Certo, è assurdo dirla così visto che partivamo da una città che è in un altra nazione, dall'altro capo del mondo, ma non saprei come altro descrivere la sensazione.
Osaka è diventata in una giornata "casa" e il resto erano "gite fuori porta".

Tornando al viaggio.
Ci siamo preoccupate di prendere gli orari del treno, poco prima di scoprire che ce n'erano di continuo fino a tardi e che potevamo non preoccuparcene.
L'uscita è giusta, si sale di qua, arriviamo in cima alle scale e... Toh!? Piove!
Che sfiga, a Osaka c'era il sole...
La pioggia è torrenziale e allora decidiamo di concederci un giro nel centro commerciale che c'è sui due/tre piani della stazione dei treni di Kyoto (impressionante vero?)
Prima tappa, però, il bagno!
E qui la prima sorpresa.
Il bagno è faSCIOn che di più non si può.
A pianta circolare, tutti specchi e interamente bianco, spettacolo!

Bagno FaSCion

Poi abbiam curiosato tra i banchi, scoprendo che di roba italiana ce n'è abbastanza *.*
Finalmente decidiamo di tentare la sorte e uscire di nuovo fuori, sperando che il tempo sia meno implacabile.
Ultimo scalino e, sorpresa, c'è il sole!
Un vento micidiale ma almeno c'è il sole!
Ci apprestiamo a prender l'autobus e tutto qui sembra un'avventura.
La linea la sappiamo, anche la fermata ma... i biglietti?? Dove si fanno?? Quanto costano??
Proviamo!
In fila, ordinatamente, saliamo sull'autobus e scopriamo che nella zona della città non serve il biglietto!
Il prezzo è unico e si paga in moneta prima di uscire dall'autobus.
Ansia da prestazione o semplicemente paura di cannare, fatto sta che, arrivate alla fermata, passiamo avanti a dei ragazzini che dovevano scendere, mettiam le monete nella macchinetta e... viaa!
Prima tappa il tempio di
Kyomizu!

Scorcio del tempio

Questo è il tempio "sullo strapiombo" uno dei miei sogni!
Non vedevo l'ora di visitarlo.
Da quando ho trovato un'immagine in internet non vedevo l'ora di affacciarmi da quelle balconate sul mare di alberi!
Compriamo i biglietti che son fighissimi...

Biglietti
...e entriamo.
(Allegherò solo qualche immagine, per le altre vi rimando al mio photobucket o alla pagina di Facebook.)
Il tempio è bellissimo!
C'è tanta gente e vento da tirarti via ma, per fortuna, niente pioggia.
Lo abbiamo girato da cima a fondo, i Sakura erano ancora in fiore e c'erano molte ragazze in Kimono.
Sosta per pranzare in un posto tipico dove abbiam mangiato gli udon o forse era ramen?(la mia memoria =_=)
Questo logo è mistico, il tempo sembra fermarsi.
Si è circondati da mille odori, scorci mozzafiato ed una stana tranquillità nonostante la folla di persone.
Senza rendercene conto il tempo è volato. Tra le altre cose abbiamo anche pescato i foglietti della sorte, su cui c'eran scritte parecchie cose che noi non sappiamo leggere.
Tradizione vuole che vengano appesi agli alberi o su corde messe lì apposta ma noi ce li siam portati dietro, devo, voglio sapere che c'è scritto XD
Ci apprestiamo a tornare a piedi alla stazione.
Durante il tragitto verso il tempio siam passati davanti ad un santuario di uno sfavillante arancione, vogliamo tornarci.
Passeggiando per le strade della città si ha la percezione che Kyoto sia sospesa a metà tra antico e moderno. Più che a Osaka, o almeno più che rispetto ai posti visti ad Osaka.
La frenesia si alterna alla cultura, e tutto va a braccetto.
Arriviamo al santuario di
Yasaka jinja

Santuario arancione

Entriamo e già ci sono i chioschetti di omiyage(souvenir) e di takoyaki.
Son quasi le 17 e stanno sbaraccando ma possiamo concederci un giro.
Il Santuario è enorme e pieno di Otorii! Circondato da un enorme parco.
C'è anche la campana per le preghiere e mi son cimentata, sperando di aver seguito bene il rituale :P

La pagoda e le campane

Damina mi ha detto poi che ho un po' esagerato con la forza... sarà XD
Il parco è pieno di Sakura e c'è un laghetto e un ponticello. Il sole tramontava e purtroppo era troppo tardi per visitarlo tutto, però quel che abbiamo visto c'è piaciuto taanto e, prima di lasciar quel posto spirituale, ci siam concesse una tavoletta votiva per pregare kamisama di farci tornare.

Le mie preghiere

Quelle di Dama

Missione compiuta!

Poco prima della stazione passiamo per un fiume e, invogliate dagli studenti seduti sulle sue rive, ci siamo fermate anche noi.
Non è una scena tipica di un anime o di un Drama? Non trovate che sembra esser catapultati nelle vicende viste in TV?! No?! Io si, anzi NOI si e ci siamo immerse fino in fondo nell'atmosfera.

Riva del fiume

Noi sulla riva del fiume

Il primo giorno a Kyoto è stato decisamente fruttuoso. Emozionante e divertente. Di ritorno ad Osaka la fame ci investe.

Una doccia veloce per riprendersi dalla lunghissima giornata e poi un salto alla via commerciale. Ma prima, il 7eleven.
Altra scorta di caramelle Kanjane, che son diventate una droga, per me e da portar via.

Caramelle

Arriviamo alla coloratissima strada coperta e, che delusione, è quasi tutto chiuso. :(
Un avanti e indietro veloce in cerca di cibo e la scelta cade su un negozio che fa, tra le altre cose, il Katsudon.
Ciotola dimostrativa

Decidiamo di entrare, un po' perplesse sul da farsi.
La simpatica e paziente cameriera ci indica la macchinetta fuori dove si sceglie il piatto desiderato e si paga, prima...
Tecnologico e semplcie allo stesso modo! Siamo in visibilio!
Il locale è piccolo ma accogliente.
Ci mettiamo in fondo, non saprei perchè, ci portano acqua e zuppa di miso più qualche altra cosina da spiluccare e poi la nostra bella ciotola di cibo... Sbav! *ç*

Il locale.

L'ecatombe dopo cena.


Sazie e soddisfatte ce ne torniamo a casa, ops, in albergo. Ci prepariamo per la notte e decidiamo che fare l'indomani, Namba o di nuovo Kyoto?!
Vedremo!
Oyasuminasai!(Buona notte)

EDIT: ecco la versione di Damina


Mi ricordo di te, anche se non ti ho mai conosciuto,
ricordo, e festeggio il giorno in cui sei nato!
Mi ricordo di te, dei posti in cui hai vissuto, dell'amore che vi hai lasciato,
dei sorrisi sbocciati e delle lacrime che hai versato.
Mi ricordo di te, lo sguardo perso e i discorsi senza senso,
ricordo, anche se in realtà, non sei quello che penso.
Mi ricordo di te e la malinconia prende il sopravvento,
perchè non pensi a me, in nessun momento.
Mi ricordo di te, di ciò che eri, di ciò che sei, di quello che hai fatto e di ciò che farai,
lo ricordo e divento matta, non saprò mai dove sarai.
Mi ricordo di te attraverso i miei sogni,
continuo a crederci pur sapendo che son inganni.
Mi ricordo di te e il ricordo è straziante,
il pensiero attanaglia perchè sei distante.
Mi ricordo di e te e vorrei poter dimenticare...
Quando il nulla è tuo compagno,
quando l'illusione è il solo spiraglio,
quando la realtà è tutt'altra cosa,
quando la certezza è che non sai della mia esistenza,
quando la pace nei sogni riposa...Solo l'oblio al tormento può dar posa.
Ma nonostante tutto, io...
Mi ricordo di te!

giovedì 5 maggio 2011

Giappone che avventura *.*


22.04.2011
1° Giorno (anche se sarebbe più corretto giorno 0)
Alle 7 è iniziata la nostra avventura. Così presto perchè Die e Dama son passati a prendermi per il check- in in aereoporto perchè il volo partiva alle 9:00. Il volo per Roma.È andata fin troppo bene ed eravamo talmente puntuali che alle 10:10 stavamo pascolando per l'aereoporto di Fiumicino in attesa del nostro volo, previsto per le 14:55 =_=.
Dopo aver gironzolato a caso, decidiamo di cercare un punto in cui la wireless fosse gratuita, gira di qua, guarda di là per scoprire che la saletta gratuita Alitalia era solo per i Vip ... Però la gentilissima donna addetta all'accoglienza ci ha informate che, potevamo provare a collegarci "nei pressi" della sala, visto che lo facevano tutti.
Fuori dall'accesso c'era un enorme corridoio completamente vuoto.
"Che facciamo?!"
"Proviamoci"
Come le accampate ci siam sedute per terra a provare la connessione... Bingo! Ce l'abbiamo fatta. Mentre spulciavamo google all'improvviso si apre una porta dietro di noi. *paiuraaaa* Cioè ma non è possibile, su quanti? Almeno 20 metri di corridoio vuoti noi ci mettiamo proprio davanti all'unica porta?!
Come delle ladre abbiam fatto un salto di due metri per lo spavento. Quatte ci siamo allontanate e ridendo abbiam continuato con le nostre magagne XD.
Intorno a mezzogiorno abbiam deciso di ascoltare il brontolio dello stomaco e ci siam messe alla ricerca di cibo. Alla fine uno spizzico ha avuto la meglio su altre scelte e abbiam mangiato il nostro frugale pasto prima del volo.
Accanto a noi c'era una coppia di giapponesi di una certa età e poi ci ha raggiunti un'altra giovane coppia.
"Questo tizio sembra Mizushima Hiro e quella la Ayaka" (foto) ho pensato (è un attore Jap che seguo, per chi non lo sapesse XD) ma poi mi son detta che non era possibile.
Dirette al gate mi avvio alla scala mobile sulla sinistra mentre Damina mi chiama a gran voce indicandomi che c'è la scala mobile, a destra, la guardo perplessa e poi le rispondo:
"Anche questa è mobile"
Lei, ancora più perplessa, mi guarda mentre sale su quella che mi aveva indicato ed esclama.
"Non me ne ero accorta!"
Mentre ancora ridiamo arriviamo alle porte e Francesca, guardandosi attorno, con la sua innata discrezione, esclama a gran voce "Siamo le uniche italiane!" e avrei pensato la stessa cosa se, dal gruppetto davanti a noi, non si fosse alzata una mano che ci rivela che non siamo sole.
Il ragazzo si presenta> Antonio, Napoletano, che lavora a Tokyo e che ci stava tornando dopo esserne venuto via a seguito del disatro dell'11.03. Gay, ci tiene a precisare, ci racconta della sua vita in breve tempo e ci invita ad avvisarlo appena saremmo arrivate a Tokyo in modo da portarci in giro per locali.
Che figata, manco siamo partite ed abbiamo già un cicerone. *.*
Il suo volo partiva prima del nostro, lui diretto a Tokyo, noi ad Osaka.
Finalmente il nostro volo, ci salutiamo e saliamo a bordo.
L'aereo era semi deserto, noi due e altri cinque italiani, poi tutti Giapponesi.
Ci avevano assegnato dei posti lontani e già, agli estremi dell'aereo, comunicavamo a gran voce.
La solita frase di Damina "Siamo le uniche Italiane" e gli stewart, palesemente romani, si sentono risentiti da questa affermazione.
Conosciamo così David e i suoi colleghi. Disponibilissimi, ci spostano su due posti vicini e grazie anche a loro, le 12 ore di viaggio son state meno pesanti.
Tra l'altro David ci indica un ottimo posto dove mangiar sushi, quindi l'appuntamento è lì per la sera.

23.04.2011
1° Giorno (quello effettivo)
9:55 Osaka
Ci siamo! Abbiam messo piede in terra giapponese!
L'aereoporto ordinatissimo, ai cancelli ci han preso le impronte digitali, mille inchini e riguardi e poi a ritirare i bagagli.
Lì ci troviamo davanti, di nuovo, Hiro e consorte, riesco a sbirciare il nome sui bagagli ed è lui! *.*
Kyaa Kyaa!!! Oddio, damina è lui? ci parliamo? che gli diaciamo? e se poi non è lui?
Mentre mi agito così, loro vengono fermati da alcune persone e mi convinco che siano loro, ma la paura di non saper come comunicare mi impedisce di fermarlo.
Peccato ^^''
Un attimo di panico perchè non sapevamo quale treno prendere ne come fare i biglietti, ma poi, grazie anche alla cortesia degli addetti, all'inglese di Damina e al mio stentato giapponese, ce la siam cavata.
La metro di Osaka ci ha sconvolte O_O ci aspettavamo che fosse enorme ma non così enooorme XD c'è tanta gente, i treni efficienti, siamo le uniche straniere!
Finalmente troviamo la nostra linea, la prendiamo e arriviamo alla stazione Temma dalla linea Marrone fermata K12 (Ogimachi) , diluviava.
Cariche come muli e fradicie di pioggia abbiam raggiunto l'Apa Hotel Temma. Alle 10 circa ma il check in era alle 15 O_O
Ci siamo sistemate un po', lasciato i bagagli e intanto abbiam girato per la zona. Per fortuna pioveva meno.
Prima tappa 7eleven, un combini con postazione ATM per prelevare, proviamo subito la carta e va! Sospiro di sollievo *fiuuu* e poi decidiamo di comprare qualcosa da magiare per far colazione o brunch, quello che è! Per me prendo delle barrette di cioccolato e gli orsetti di cioccolata (quelli di Yamanade) mentre Francesca un barattolo di frutta sciroppata e poi, le vedo...
le caramelle dei Kanjani8 (gruppo di jpop giapponesi) che avevo visto pubblicizzate qui:



Non ci posso credere e, presa dalla foga, ne compro un pacchetto. Gusto uva! Ovviamente costringo Damina a far foto alla confezione di esposizione. Era solo un minimarket ma noi sembravamo al parco giochi XD
Fuori la pioggia continuava imperterrita anche se non troppo forte, ad un certo punto ci fermiamo sotto un balcone ad aspettare che finsse e a piluccare quanto comprato(realizzando giorni dopo che mangiar per strada per i giapponesi è ritenuto volgare e disgustoso). La Dama combatte con la sua frutta che più che sciroppata è gelatinosa, con la sua esigua palettina, cerca di tirarla su, facendo finire una nespola intera nel mio ombrello. Ci abbiam riso per ore, Damina ci ride ancora ora XD.
Raggiunta la stazione JR di Temma, che abbiam scoperto esser più vicina e economica per i nostri giri, scopriamo accanto una di quelle strade piene di negozi che brulicano di gente, proprio quelle viste negli anime e nei Drama *.*
Ci siam girate un solo "lato" e già gli occhi ci brillavano. Primo assaggio gastronomico: "Takoyaki"

Gnam!
Ci siamo ustionate ma che goduria. *ç*
Finalmente torniamo in albergo e ci assegnano la camera. Piano 11° e Dama non ci poteva credere.
Ha chiesto 3 volte alla poverina, facendole venire il dubbio che il suo inglese fosse pessimo, quale fosse il piano.
Notando l'espressione di panico nella povera receptionist, Dama si è affrettata a precisare che non siamo abituate a piani di quell'altezza.
Qualche sorriso imbarazzato e poi corsa in camera.
La nostra stanza era... a forma di smile a metà. Un mezzo cerchio, il bagno piccolissimo ma una vista incredibile... sui nuvoloni XD.
Rassettate, disfatte le valigie, esplorato la mini stanza, acceso la TV e assicurateci che internet era free. Abbiam fatto una doccia e preparate per l'avventura.
Dovevamo fare un po' di giri, scoprire dove prendere la linea per Kyoto, come arrivarci, dove andare senza perderci nella stazione di Osaka.
Manco a dirlo abbiam girato a vuoto un bel po', scale, mobili e non, ascensori, fuori, dentro, dentro fuori, questa linea, no quella, Keihan o Hankyou, e tutto intorno una marea di gente che andava avanti e indietro.
Trovata la strada, rifattici gli occhi con la vista degli splendidi grattacieli e le immense insegne, capito cosa prendere, quanto spendere e a che ora, finalmente ci siamo dedicate al sushi!
Trovare il "Floating Court" è stato relativamente semplice, ancora più facile il sushi bar con il tapis roulant. I nostri "amici" stewart non c'erano ma noi ci siam fermate lo stesso!
Che mangiata ragazzi, come si fa a tornare al sushi italiano dopo aver assaggiato l'originale?? =_=
Ad un certo punto, sentiamo una voce familiare "Fammi salutare due amiche" in un inconfondibile accento romano XD
David e Alessandro ci avevano raggiunte davvero *.*
È stato divertentissimo cenare con loro, una sagoma! A sfottere i presenti, ma soprattutto a sentirlo parlare in giapponese *rotolo*
A fine cena non abbiam speso nemmeno tantissimo, in confronto a quanto mangiato. La sera di Osaka è fredda, dopo la pioggia soprattutto.
Due chiacchiere sul ponte con i due nostri ospiti e poi siam tornate all'albergo.
Uno scambio di mail veloce, le nostre prime impressioni.
Constatare assieme che ci sentiamo a "casa" già dal primo giorno, come se il corpo e la mente riconoscesse come familiari quei luoghi, emozionante. Persino il Jet leg non ha sortito grandi effetti su di me. Peccato il vento e la pioggia!
Primo giorno in Giappone: Appetitoso!
È un ottimo inizio!
Al prossimo dì!
Oyasumi! Mari.
P.S.: Per le foto rimando al prossimo post, in attesa che Damina le giri tutte ^_^