Il re Mida inseguì a lungo nella foresta il saggio Sileno, seguace di Dioniso, senza prenderlo.
Quando quello gli cadde infine tra le mani, il re domandò quale fosse la cosa migliore e più desiderabile per l'uomo.
Rigido e immobile il demone taque, finché, costretto dal re, pronunciò, tra stridule risa, queste parole:
"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perchè mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggioso non sentire?
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile!
Non essere nato! Non essere! Essere niente!
Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto!"
2 commenti:
Il saggio Sileno aveva ragione.
Come non concordare appieno... ed è meglio se non mi dilungo in altri pensieri...
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