giovedì 30 luglio 2009

In manette...


 

Avvampare in una fiamma e divenire cenere, bruciare tutto in una volta per poi rinascere dalle proprie ceneri e tornare a volare; e ancora bruciare e rinascere, in un ciclo infinito di vita e morte. Vivere agli etremi, o troppo o nulla, non conoscere vie di mezzo, e bruciare vittima del proprio modo di "sentire" le emozioni!
Come un'araba Fenice, come l'acqua che corre, placida o burrascosa; tranquilla o disastrosa; Voler bruciare o fluire, desiderarlo così ardentemente da sentirne le piaghe squarciare l'anima perchè il cuore è àncorato!
Ancora in manette! Ancora bloccato a terra da qualcosa che non si può definire, contro il quale non si può combattere. Avere un nemico di cui si ignora l'essenza è terrificante, forse più che scoprire che sei tu, quel nemico.
Dimenarsi inutilmente perchè queste fiamme non sono abbastanza da fondere il metallo che t'incatena; perchè quest'acqua non riesce a corrodere le manette che t'imprigionano...
Voler vivere e scoprire di farlo a metà e che non ti rimane niente, anche la speranza di riuscire a divincolarti è sempre più tenue... non rimane altro che continuare a bruciare, che continuare a scorrere a metà...
Eppure non riuscire a desistere! Troppo forte, troppo tenace la necessità di "essere", nonostante tutto, nonostante tutti ... Desiderare... Tentare... Provare, con ogni mezzo, a liberarsi da queste manette!

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