Ho sempre pensato che il mio modo di vedere le cose fosse neutro. Esiste la prospettiva femminile e quella maschile per ogni avvenimento, azione, modo di fare e pensare, ho sempre creduto di esser sufficientemente obiettiva nel valutare una qualunque di queste cose, tenendo conto di entrambi i così detti "punti di vista".
Mi viene da pensare, però, che il mio esser "femmina" influisca su questa mia presunta obiettività, perchè più ci provo e meno capisco come "ama" un maschio!
Vedete, io ho sempre pensato che voler bene, no anzi, amare qualcuno, tra le altre cose, comprendesse anche il prendersi cura della persona amata, il far si che i suoi bisogni, le sue necessità, divenissero importani almeno quanto le proprie, e pensavo che queste cose venissero spontanee, fossero dettate dall'istinto o dal cuore, se volete.
E non parlo di annullarsi per qualcuno o di mettere questa persona prima di noi stessi, parlo di attenzioni, piccole o grandi che siano, atte a rendere quella persona "felice", nel limite del possibile e delle proprie capacità. Eppure scopro che questa "visione della vita" e dell'amore, in particolare, pare esser prettamente femminile, o è così, oppure non ho mai incontrato qualcuno che mi amasse abbastanza da agire così. Persino colui che pensavo esser "quello giusto" non la vede sotto questa ottica, sarà incomprensione, sarà che bisogna parlarne, ma mi chiedo, è quello giusto se devo esser io a spiegargli quali atteggiamenti tiene una persona innamorata?! O cosa mi rende felice e cosa no?! A questo punto è lecito chiedersi... quando un Lui smette di esser "quello giusto"?!
Sono stanca! Stanca di dover sempre chiedere attenzioni che in teoria dovrebbero nascere spontanee, stanca di dover spiegare cosa c'è che non va, stanca di dover rispondere sempre alla solita domanda: "Sei Arrabbiata?!"
Possibile che per far capire a qualcuno che ti sta trascurando l'unica è mettergli il muso e sperare che se ne accorga?!(come i bambini dell'asilo)
Perchè, se glielo dici apertamente, tace annuendo ma non cambia nulla!
E poi... In una coppia matura si parla, va bene, ma quando l'unica cosa che sa fare lui è farti la faccia imbronciata e poi scappare con la coda tra le gambe, senza prodigarsi ne darsi un minimo da fare per "creare" l'occasione per parlarne (in alcuni casi si tratta semplicemente di dire "stasera ci vediamo") o conversa come se nulla fosse parlando del più e del meno e aspetta che sia tu a fare la prima mossa, rimandando il più possibile il momento fatidico, senza capire che questo atteggiamento conferma il sospetto che non gli frega un tubo di te!?
Dover sempre prendere l'iniziativa, chiamare, organizzare, quasi costringere l'altra persona ad un confronto, è stancante...
Ti vien voglia di dire "Se a lui sta bene così chissene frega!?" ma tanto, sei sempre tu a soffrire, perchè le cose non vanno, perchè non c'è confronto e perchè, nella maggior parte dei casi, sei costretta a decidere di chiudere il rapporto, nonostante i sentimenti, perchè alla fine, a cosa serve "amare qualcuno che non ti ama?"
Miaoo
4 commenti:
Non ho risposte alle tue domande... posso solo dirti che mi hai letto nel pensiero.
cavoli mi sembra che sei entrata nella mia mente e mi hai rubato le parole di bocca.
Da ciò deduco che gli UOMINI sono così e basta. loro sono di Marte e noi di Venere. E non ci sarai mai un punto di incontro, magari delle affinità ma sicuramente la comprensione faticherà sempre. ç____ç
posso parlare per esperienza...
siamo tutte giovani...
cozzare contro il muro fa solo male!
se non c'è soluzione o dialogo molla la presa, il mare è pieno di pesci...
doloroso?
certo!
ma è più doloroso mollare o continuare a stare con una persona che non va bene per te?
comunque sia... CHIARITE LA SITUAZIONE IL PRIMA POSSIBILE!!!
Credo che il problema stia nel "modo" di amare delle persone. (E dò cmq per scontato che esista l'amore per dare senso a questo commento).
Ognuno ha il proprio modo di amare. E non è detto che questo soddisfi tutte le esigenze dell'altra persona purtroppo. E così rimangono delle lacune nonstante tutto. Le disattenzioni ecc.
È sempre difficile.
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