sabato 7 marzo 2009

Il Castello Errante di Howl

Titolo originale: Hauru no ugoku shiro
Giappone: 2004
Genere: Animazione
Doppiatori:
Gualtiero Cannarsi: (dialoghi italiani e direzione del doppiaggio)
Francesco Bulckaen
: Howl
Roberta Pellini
: Sophie
Ludovica Modugno
: Strega Delle Lande
Luigi Ferraro
: Calcifer
Furio Pergolani
: Markl
Marco Vivio
: Rapa
Maria Pia Di Meo: Madame Suliman

Recensione:
La sciatta e grigia Sophie, cappellaia figlia di capellaio, passa le sue giornate a confezionare cappelli(appunto) nella bottega del defunto padre mentre la giovane matrigna spende e spande in cerca di un nuovo partito.Il film comincia con le solite chiacchiere e i pettegolezzi di bottega, tra le assistenti di Sophie, sull'avvicinarsi del castello del mago Howl alla città e dei problemi che ne conseguono. Si dice del misterioso mago, infatti, che rubi l'anima alle belle fanciulle che hanno la sventura di incontrarlo. Ma questo, per Sophie, non è un problema dato che considera se stessa talmente insignificante da non correr rischi.
Stanca dei pettegolezzi decide di recarsi dalla bella sorella che lavora in una pasticceria, ma durante il tragitto avviene un imprevisto che segnerà la sua sorte.Un bel giovane la aiuta a liberarsi dai soldati che la importunano mettendola in una situazione anche peggiore. Il giovane, dagli occhi azzurri e i capelli biondi, è inseguito da strani sgherri di gomma e per sfuggirgli si libra nell'aria tirandosi dietro la povera Sophie.Entrambi passeggiano nell'aere sopra tetti e la città festante per la partenza dei soldati per la guerra. I due si salutano ma le disavventure di lei sono solo all'inizio.A causa di questo (s)fortunato incontro, Sophie riceve la visita della strega delle lande, gelosa per le attenzioni del giovane dagli occhi azzurri, e viene maledetta da essa. La giovane Sophie diventa nonna Sophie e decide di lasciar tutto e andar per mondo alla ricerca di un modo per liberarsi dalla maledizione, di cui non può nemmeno parlare. Sul suo cammino s'imbatterà nel misterioso castello di Howl e nei suoi "curiosi" abitanti, tra cui il mago stesso che risulta esser una "vecchia" conoscenza.La nostra eroina dovrà affrontare (dis)avventure e situazioni al limite dell'assurdo, per scoprire che c'è qualcosa di più importante da sconfiggere della maledizione della strega. Dovrà lottare per se e per gli altri, ritrovandosi poi non così insignificante come credeva di essere.
Commenti:
Tratto dall'omonimo libro di Diana Wynne Jones in cui la storia è ricca di particolari che nel film, per ovvi motivi, son solo accennati.
L'ho visto al cinema, guardato più volte dal Dvd e anche di recente in TV, ho anche acquistato il libro. Il film è magico, ma non perchè tratta di magia. Come in tutti i film di miyazaki ogni scena è poesia, in questo nello specifico, i colori, le animazioni, i contrasti, rendono tangibili le emozioni, la storia palpita e respira di vita propria.La città festante per la guerra; La pessima concezione di se che ha Sophie che poi si rispecchia nell'aspetto che assume a causa della maledizione e la presa coscienza di se, nell'arco della storia, che influisce nella risoluzione dei vari problemi che le si parano dinanzi; Gli stati d'animo del vanitoso e codardo Howl; Il desiderio di Calsifer (il demone del fuoco con cui Howl ha stretto un misterioso e scomodo accordo) di esser liberato ma allo stesso tempo di restare in vita; La viscida ambizione della Strega delle lande; La fuligine e l'odore di polvere da sparo delle macchine da guerra; La pace dei posti lontani dalla follia dell'uomo.
Tutto è visibile, tangibile, immediato, chi osserva si ritrova dinanzi ad un quadro animato attraverso il quale trasudano emozioni, odori, sensazioni. Si può quasi sentire l'acqua fredda che lambisce le sponde del lago dove Sophie riposa o l'odore dei fiori del "posto segreto di Howl". Il calore del fuoco e il clangore del castello fatto di tanti pezzi messi assieme e sostenuti dalla magia.
Sono rimasta ammaliata da questo film. La storia e il modo in cui il "maestro" la ha adattata rendendola propria e pertanto a se stante e diversa da quella da cui "nasce" li ho trovati accattivanti.Mi è piaciuto molto e pertanto non posso parlarne male, se proprio vogliamo esser critici, l'unico appunto da fare, se proprio vogliamo esser pignoli, è che molti indizi vengono lasciati fine a se stessi, non minano la linea temporale della storia ma non portano da nessuna parte, non danno quel "tocco in più" che si può cogliere solo leggendo poi il libro.E' come se l'idea fosse quella di integrare i due "canali"(libro e film), ma senza avere i "tempi" a disposizione per ottere un lavoro completo,(un film di quel genere non arriva quasi mai a 2 ore di durata) lasciando così quella sensazione di "incompiuto" o di "tanto per" un po' sgradevole che però può cogliere soltanto chi ha letto il libro, tutti gli altri non possono cogliere la sottigliezza (ok sono una rompi...).
Comunque ci si passa sopra velocemente e senza problemi, rapiti dal resto della storia e dall'interezza del film!Ulteriore plauso alla colonna sonora che ben si amalgama con i tempi e i colori del film diventando essa stessa poesia.Fluida e con delle chicche davvero da raccomandare.Da guardare...

La Frase: "Il destino di se stessi va deciso da se stessi"

Miaoo

1 commento:

Dama Arwen ha detto...

Ultimamente l'ho visto 2 volte!
E non posso ricordare la serata del piffero in cui io, te e Pietro andammoa vederlo ^^"""

Spettacolare, convolgente e meraviglioso com tutti i film di Miyazaki!